Rassegna storica del Risorgimento

Un carteggio umetto di F. P. Bozzétti 13
2.
Parigi 22 maggio 1829, Mio ottimo amico,
Bicévei la tua lettera ieri, e ti rispondo oggi immediata­mente. Becai subito l'acclusami al Generale (1): non era in casa; ina la raccomandai a persona da me conosciuta, e son sicuro che gli è stata consegnata la sera nel ritirarsi. Sono ernioso di sapere se hai veduto codesto ambasciatore Francese pel tuo passaporto: anche quando egli ti faccia delle difficoltà, possono queste essere sciolte da un ordine del ministro, il quale non sarà per negarlo, avendone data la sua parola in termini aper­tissimi I timori di Florestano debbono essere certamente in­sorti dalla idea di qualche violenta e possibile opposizione da parte del nostro ambasciatore: quindi egli si calmerà udendo, o che questa non abbia avuto luogo, o che se ne siano preve­nuti gli effetti in modo da non compromettere la dignità del suo carattere. Tutto forse dipenderà dalla destrezza onde tu qui saprai tenerti oscuro ed ignorato, almeno pe' primi tempi. Per contentarti, ho tentato nuovi sforzi, e mi è riuscito alfine di parlare al Generale L. Mi ha detto che avete serviti insieme; ha preso minuto conto di te; ed ha ricevuto con pia­cere i tuoi saluti. L'ho scorto tanto istruito delie cose di questo mondo, che mi ha domandato perchè tu non te n'eri ritornato in patria: siccome le ragioni della tua lontananza son note a tutti da lui in fuori non mi è stato diffìcile il rispon­dergli: e mi ha tenuto discorsi che mi àn confermato nella mia antica prevenzione, che bisogna veder gli uomini da lontano per trovarli giganti; poiché a vederli troppo da presso ti appa­iono sempre pigmei; e per anime insanguinate come le nostre il disprezzo pei* la razza umana giunge allora al suo colmo. Parlo di opinioni.1':- debbo attestare nel resto che mi ha accolto con gentili ed affabili maniere.
Conosco di fama M. Benuardj è un libraio influente, ricco ed accreditatoli" ma ci perdo i miei passi se mi gli presento a mani vote; avendo anche riguardo alla mia imbecille puerilità,
Il LafHyeito