Rassegna storica del Risorgimento

BOZZELLI FRANCESCO PAOLO
anno <1922>   pagina <26>
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26 -W Gemimi
danno dei belgi, permettimi che per ora io mi rimanga <U -<mn trarlo avviso Se i popoli forti non prendono i loro interessi nelle loro proprie mani, io non veggo salute per alcuno; e ciò presto o tardi avrà luogo, perchè lo stato attuale delle cose è precarie e violento.
La carta è Unita e finisco anch' io, abbracciandoti con tutta T anima.
(9 agosto).

Mio dilettissimo amico,
Appena mi pervenne la tua cara del 15 di questo mese, recai subito a d'Aceto il biglietto che vi era annesso, e cercai di ve­dere i due amici deputati, per dir loro quanto ti avea comuni­cato quell'ex-ministro a Ginevra: ma erano amendue in campa­gna; né saranno qui di ritorno che verso la fine dell'entrante settimana. Bel resto la notizia non può loro giungere impreve­duta, perchè essa è nota a tutta Parigi; e gli sforzi che si fanno per tutto scindere e corrompere, non rispettano né anche il sen­timento del pudore; ed è probabile che non saranno coronati da felice successo. E certo che la sessione quest'anno sarà strepi­tosa e grande di avvenimenti: voglia il destino renderne propizie le conseguenze alla gente onesta!
Hai ben risoluto di non lasciar la Svizzera prima del 15 no­vembre: poiché vedi gli stessi deputati che an pur bisogno di concertarsi fra loro innanzi tempo, continuano a rimanersi qua e là sparpagliati; ed io .veramente non li approvo: ma ciò forse, : dipende da che si sono già intesi. Basterà che ti trovi qui pel 19 che è il giorno fissato all'apertura delle camere. Peppino è tut­tavia a Bruxelles donde mi ha scritto; e sarà probabilmente a Parigi fra cinque o sei giorni. Ho fatto sapere a Oobianchi quanto mi hai significato per lui.
La gioia di aver finalmente ottenuto un libro che ho desi­derato invano da vent' anni, è stata in me alquanto amareggiata dall' idea di averti fatto fare espressamente un viaggio a Ginevra. La tua sollecitudine intanto può accrescere la mia riconoscenza, ma non già stupirmi; sapendo io a prova quanto delicata e sin­cera e abbondante sia la tua amicizia per me. Ohe potrò poi