Rassegna storica del Risorgimento
BOZZELLI FRANCESCO PAOLO
anno
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1922
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S, Qaekwi
mora. Purtroppo immagino il dolore della di lui ottima consorte, io che conosco tutte le qualità eminenti del suo afiettuosissimo animo. Tu vorrai al certo raddoppiai* di cure verso di lei, oggi ch'ella sembra rimasta come orfana ed isolata sulla terra. Di ciò non dubito punto, perchè anche il tuo benevolo cuore mie notissimo. Ti prego di farle gradire le mie leali condoglianze, ed ossequiar con lei ugualmente la buona Miss Charlotte e Mad. la Baromie, che mi figuro quanto han dovuto essere afflitte anch'esse da questa perdita.
Mi fu gratissimo il ricevere da Mad. Aymé particolarizzate notizie della tua salute, e l'intrattenermi a lungo con lei, parlando unicamente di te. Dopo la nòstra crudele separazione, è questo l'unico conforto che mi rimane. Ella mi fece pervenire in seguito la tua cara letterina col taglio della sottoveste che tu m'inviavi; ed ormai non ho più dove rivolgere gli occhi per le mie stanze, che non vegga tuoi ricordi d'ogni specie. Né deve la mia penna impacciarsi punto a ringraziartene, perchè il mio cuore, che l'ha preceduta in quest'uffizio, ha ben saputo quel che farsi.
Il nostro Florestano sta benissimo : soffrì un poco nel mese di dicembre: ma egli tratta le sue indisposizioni più con lo stoicismo che con l'aiuto dei medici; ed indovina sempre, perchè nel suo dizionario vi è tutto, fuorché i vocaboli di vita e di morte. L'equitazione gli giova; ed io mi attribuisco il merito di essere stato il primo ed il più caldo ad insistere che ne facesse continuo uso. Nello scorso autunno facemmo insieme tète-a-tète due picciolo partite di campagna a Resina ed alla Torre del Greco; e camminammo ivi da disperati e sino a perderne i fianchi. Ora egli si dispone ad una partita di caccia; nel che la mia compagnia ri restringerà unicamente a mangiar seco, al suo ritorno in Napoli, le beccaccino che vi avrà uccise.
Béauveau, reduce in questi nostri barbari lidi, venne subito a vedermi; e francamente mi disse di aver perduti per non so quale strana vicenda i due volumi che io gli affidai per l'amico Libre. Non se ne parli più: sarà mia cura di acquistarne de'simili e fargliele pervenire per più sicuro mezzo in Parigi. Ci vuol fortuna in tutto, dice il proverbio. Se t'incontri con Leopardi, digli che io non conosco ancora i manifesti che egli dice avermi inviati; ma che quando mi saranno giunti, porrò in opera tutti i mezzi che sono in mio potere per servirlo. Carta bianca per