Rassegna storica del Risorgimento

BOZZELLI FRANCESCO PAOLO
anno <1922>   pagina <43>
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Un carteggio inedito di F. P, Bozzelli 43
in salute: non mai anzi è stato cosi bene. L'equitazione gli giova; ed egli la esercita di due giorni l'uno, correndo di buon mattino attraverso le incantate creste di Posiilipo. Sta tutto contento di aver avuto un altro bel cavallo dall'Egitto. Ieri sera desinammo insieme tète-a-téte. Quanto ti ringrazio dell'acchiusami letterina di Mad. Dieudè! mi scrive colla data di Aìx-la-Onapelle, e le ri­sponderò per la posta, perchè ho tante cose da dirle, Che vuoi, mio dilettissimo ! Siccome l'avvenire sembra sparirmi davanti, io non so più vivere che di rimembranze, e desidero la prosperità dei miei amici assai più che la mia; e quando mi mancano le vostre nuove, mi scorgo infelicissimo. Addio, mio caro Guglielmo: amami come ti amo, e ti stringo al petto con tutta l'effusione dell'anima.
Il tuo amico invariabile
(26 luglio)
Al mio Guglielmo.
22.
28 dicembre 1841,
So che gli augurii, di cui gl'infelici fanno cambio reciproco tra loro, sono tristissimi. Come intanto resistere in certi* giorni ad un bisogno imperioso che si è innestato alle più care abitu­dini della vita? Consenti dunque, mio dilettissimo, che nella ri­correnza del nuovo anno io appaghi non foss'altro l'abbattuta fantasia, figurando di stringerti al mio cuore. Non ho forza di
dirtene altro.
Ho passate al solito le feste di Natale con Florestano: D. Ignazio e Ferretti ci erano compagni al filosofico desohetto: ma tu eri primo tra noi a capo della tavola; ed io frangendo la mia parte di capitone, ciarlai teco lungamente, perchè supposi es­serti da fianco. Se non che Florestano mi aveva precedente­mente comunicata una tua ultima lettera, che mi afflisse per le tinte di cui era ombreggiata. Ov'è dunque la costanza del tuo animo? E se la virtù ci lascia nell'infortunio, a chi più ricorre­remo per esserne confortati? Se non vuoi farti complice del no-