Rassegna storica del Risorgimento

CADOLINI GIOVANNI
anno <1922>   pagina <57>
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Giovarmi Cadolini
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dia, gli scritti pubblicati da Mazzini intorno ai fatti del 6 feb­braio addolorarono ed irritarono* molti e tra questa Medici e Cadolini che da allora cominciarono ad allontanarsi da Mazzini.
Passato il primo scoraggiamento e sciolto il Comitato Na­zionale, le forze rivoluzionarie erano sparse, senza capi, senza una meta; il Comitato di Genova intese la necessità di riunirle, rianimarle, di formare un grande e compatto partito rivoluzio­nario onde Medici formulava un vasto ed energico programma che indirizzò ai compagni di cospirazione additando come meta:
LA MBEBTA E INDIPENDENZA D'ITALIA CON L'INSUEREZIONE PO­POLARE . (1)
Gli sforzi di tutti i liberali seguitavano a dirigersi nel Lom­bardo-Veneto data la convinzione generale che per l'unità d'Ita­lia bisognava abbattere la dominazione straniera, ma nel Lom­bardo Veneto si cominciava ormai a provare una certa fiducia, specie per il principio Mazziniano dell'azione immediata.
F. Sordi sfiduciato abbracciava un altro ordine di idee in parte in contrasto col programma di Medici che dapprima parve avesse accettato, e formulando un altro programma che inviava agli amici di Genova, terminava voi tendete ad accettare io tendo invece ad acquietare, quindi è impossibile ogni futura re­lazione tra noi . (2) Per ora egli usciva da quelle file non de­finitivamente, ma soltanto per il momento, pronto a rientrarvi quando fiorissero migliori speranze.
L'anno 1853 trascorse tra processi, supplizi e sollevazioni che non apportarono alla causa Italiana alcun immediato van­taggio, ma dolori e disillusioni; tuttavia fa quello un anno che mostrò ai più la realtà di molte cose e la via da seguirsi.
(1) Istruzioni di Ck Medica*. Genova 15 giugno 1868. Carte Cadolini in Aron. Stor. del Risorg. di Mil. C. Sforzesco. DOG. VI.
(2)-Lettere di E. Sordi a G. Cadolini gj Milano 30 luglio 1853. Carte Cadolini * in Aron. stor. del Bisorg. di Mil. C. Sforzesco. Doc. TU.