Rassegna storica del Risorgimento
Risorgimento. Storiografia
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2001
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pagina
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144
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144 Martin Papenbùm
Questo repertorio, di complessivamente 6 volumi, forma la base dell'inventario di Bruno Horaist. Il luogo di provenienza e la ragione degli indirizzi di saluto sono indicati dettagliatamente per la Francia, mentre per quelli dal resto del mondo Horaist annota solo sommariamente la data d'arrivo sulla base dell'inventario di Randi. L'edizione di Horaist ci permette un primo resoconto sulla risonanza che gli avvenimenti italiani/romani hanno trovato nel mondo cattolico. Risalta la mobilitazione relativamente scarsa a proposito delle decisioni dogmatiche e dell'apertura del Vaticano I. Una risonanza mondiale straordinaria ebbe ovviamente la presa di Roma del 1870, con oltre 5 milioni di firme provenienti soprattutto dai paesi dell'Impero austro-ungarico, seguiti dalla Francia; la campagna del 1871 per festeggiare Pio EX, in quanto più a lungo in servizio dello stesso Pietro sormontò ancora di parecchio la mobilitazione di massa dell'anno precedente. Horaist precisa per la Francia che tra il 2 (nel 1864) e il 3,5 (nel 1870) della popolazione partecipava alle campagne; considerato che una parte della popolazione non era legata alla chiesa, o era troppo giovane o troppo vecchia, tale percentuale dà la misura per l'enorme grado di mobilitazione raggiunto attraverso questo medium.18)
In generale, gli indirizzi di saluto non venivano scritti tanto a proposito di avvenimenti politici e dogmatici, quanto per occasioni particolari che riguardavano la persona del Papa: l'elemento carismatico pesava più dell'elemento tradizionale. Gli indirizzi offrivano la possibilità di dimostrare fedeltà al Papa perseguitato. Per la Francia possiamo dedurre, dall'edizione di Horaist, anche il tipo di mobilitazione dei fedeli. Essa avveniva soprattutto attraverso YUnivers di Veuillot. Questo forte ruolo della stampa sembra però un tratto particolare della cultura cattolica francese, mentre in Germania erano probabilmente le associazioni ad avere più peso per la mobilitazione. Gli indirizzi potevano essere scritti e sottoscritti da singoli fedeli, ma potevano raccogliere anche migliaia di firme. Questo tipo di campagne rendeva possibile a chiunque di avvicinarsi al Papa almeno attraverso la propria firma. Ad esempio la campagna iniziata dall'Umvers, nel 1871, per i 25 anni dell'eiezione di Pio IX al soglio pontificio, firmata nella sola diocesi di Rennes da 272.921 fedeli, venne consegnata al Papa il 16 giugno, a Roma, da una delegazione. In tal modo i cattolici francesi potevano prendere le distanze dalla passata politica di Napoleone III, che aveva abbandonato il Papa al suo destino, ed esprimere al conlerripo la loro: gratitudine per il dogma dell'in fallibilità, il quale finalmente avrebbe eretto una roccia, nel bel mezzo della tempesta ,M
K> Ivi, p. 59. m Ivi, p. 477.