Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <152>
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152 Franz J- Bauer
venute sia dall'antichità che dal passato, appena passato, del dominio ponti­fìcio. Di fi-onte alla preponderanza della tradizione imperiale e pontificia, nella fisionomia della città, la nuova grandezza non poteva essere rappresen­tata mediante la semplice moltiplicazione della statuaria consueta. La nuova Italia poteva trovare l'espressione adeguata della sua identità solo nella configurazione della capitale come simbolo complessivo, come insieme integrale di simboli.12)
Il grande progetto di Roma Capitale, affrontato e gradualmente realiz­zato negli anni ottanta dell'Ottocento, dopo alcuni primi tentativi e dopo lunghi e vivaci dibattiti, cercava di tenere testa a queste sfide. Esso com­prendeva la costruzione di edifici statali rappresentativi per i Ministeri, gli organi deUa giustizia, le istituzioni delle scienze, e delle belle arti. Esso prevedeva l'arginatura del Tevere con alte muraglie e l'impianto di splendidi viali lungo il fiume, come se ne conoscevano da Parigi. Inoltre si proponeva l'apertura di nuovi viali alberati, e di strade trasversali che tagliassero il groviglio del patrimonio edilizio medievale, per dare alla rete stradale della capitale una dimensione metropolitana mediante assi e prospetti, e la co­struzione di quartieri rappresentativi per le nuove élites, si pensi solo alla Via Nazionale dalla stazione Termini fino a Piazza Venezia, al Corso Vittorio Emanuele che porta da qui al Castel S. Angelo, o ai quartieri medio e alto-borghesi di Prati e Parioli. Un vasto programma di monumenti per i grandi e piccoli eroi del Risorgimento, in cima ovviamente Giuseppe Garibaldi, marcò anche a livello simbolico che la nuova Italia aveva preso completa­mente possesso di Róma,14) e il progetto nazional-pedagogico di Roma capitale trovò il suo coronamento, infine, nell'erezione del colossale monu­mento nazionale al primo re, Vittorio Emanuele, sul Campidoglio. L'inau­gurazione, avvenuta nel 1911, costituì anche l'apice dei festeggiamenti per il
,2), Vedi a questo proposito M. MANIERI ELIA, Roma capitale: strategie urbane e uso
delle memorie, in Stona d'Italia. Le regioni dall'Unità à VM': U SÉ Tonno, 1991, pp. 513-
557, e G. PIANTONI, Arredo urbano di Roma capitale fra f fffi ;j 1914 come messaggio
politico-simbòlico ; m La Capitale a Roma. Città e arredo urbano 1870-1945, Roma, 1991, pp,
19-27.
,3> Per un quadro molto sfaccettato del programma per la Capitale, e dei problemi della realizzazione di esso, nel contesto storico-urbanistico rinviò al contributi in. Roma Capitale 1H70-1911. Architettura e urbanistica. Uso e trasformazione della citta, siMeay Venéz1 1984. Una sintesi dello sviluppo della capitale, lungo un secolo, offre i. iNSOl.lvRA, Roma mòdema. Un secolo di storia urbanistica 1870-1970, nuova ed. Torino, l'Mk
u) A questo proposito ora in modo esauriente IL. BfiftGGRiìN - L SJOSTJ-.DT, L'ombra dei grandi. Monumenti e politica monumentale a Roma (1870-1895), Roma, 1996; istruttivo anche B. TOMA, Una patria per gli italiani Spasmi, itinerari, monumenti neWIlatia unita (1870-1900), Roma-Bari, 1991; per Ruma in particolare eap* .3, 'Corruzione dello Spaziò.