Rassegna storica del Risorgimento
CADOLINI GIOVANNI
anno
<
1922
>
pagina
<
77
>
Giovanni Oadolini
77
Ma Oameia con il piatito Garibaldino. Nei Comitati di provvedimento. -Plesso Garibaldi io Sicilia. - Per i fatti di Aspromonte.
Nella notevole rappresentanza che i garibaldini avevano alla riapertura della Camera del 18 febbraio 1861 era anche Oadolini, rappresentante del Collegio di Pescarolo (Cremona), che con Bargorri, Bertani, Cairoli, nel febbraio e nel marzo sostenne le trattative per il Diritto, giornale che doveva sostenere il pensiero di quel gruppo parlamentarci
Una delle questioni più vive al principio del 1861 che agitava il gruppo garibaldino era lo scioglimento dell'esercito meridionale;- il decreto dell'I 1 aprile, poi, colpì profondamente Garibaldi ed i suoi amici e decise il Generale a trattare la questione in Parlamento come deputato, sebbene gli amici a lui piti devoti accogliessero la risoluzione con non molta fiducia. Del parere di Mordini, Bertani, Cairoli era anche Giovanni Oadolini il quale dolendosi con Benedetto Cairoli che da Bicasoli fosse chiamato Garibaldi a giustificarsi, scriveva che voleva gli amici lo difendessero, ma che lui tacesse senza dar retta- ai giovani poco prudenti, che pretendevano il contrario (1).
Ma Garidaldi volle andare, Oadolini assistette* alle memorabili giornate del 18, 19 e 20 aprile; il 19 egli prese la parola per sostenere caldamente la sorte dell'Esercito Meridionale, riprovò il decreto dell'I! aprile che definì ingiusto e intempestivo sostenne la proposta di Garibaldi e terminò invocando la conciliazione e la concordia tra le due parti (2).
(1) Lotterà di <-. Oadolini a Benedetto Cairoli. Torino 12 aprile 1861. Areh. Cairoli. citata da M. Rosi. Il Risorg: itali, fej)-. VHI, pag. 251.
(2) Nella sua interpellanza Cadolini sosteneva olio l'Italia aveva bisogno dell' Esercilioy. orale: ben. poteva il Ministero utilizzare una parte notevole di quei prezioso elemento offerto dall'Esercito meridionale, senza assumere di fronte all'Europa l'atteggiamento di far guerra. Accusava il governo di aver trattato ingiustamente e senza riconoscenza gli affiatali dell' Esercite meridionale, ai (jnal'i aveva negai* paratilo il nome- Or fcpil chiamandoli: volontari dell'alta Italia rìpivav-a- I dòerewMl,' aprilo in contrasto con quello dtììPli no-yeni'bre, si meravigliava ohe dopo che erano stati ammessi noli'e-