Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <158>
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15o Fratta M au*r J
capitale di una Germania riunificata. Ricerche più recenti hanno criticamen­te relativizzato il carattere metropolitano della Berlino degli anni venti, non sempre però con argomenti convincenti.30) Ma mito o realtà, in ogni caso la persistenza dell'immagine di Berlino come capitale metropolitana par excel-/enee rimase invariata nel dibattito sulla capitale, dopo la riunificazione tedesca, quando i sostenitori di Berlino sottolineavano che la città sulla Sprea era stata Tunica vera metropoli che i tedeschi avessero mai avuto.31)
Sappiamo quale piega ha preso la storia dopo la cesura del 1989. Dal 1991 Berlino è nuovamente la capitale tedesca. Qual è la situazione? Tor­nando al punto di partenza della nostra prospettiva comparativa con Roma, essa si è invertita in modo quasi paradossale. Perché con un differimento diacronico di centotrent'anni ci si presenta, a rigore, un aspetto completa­mente nuovo di parallelismo. La situazione della Germania riunificata, con la sua capitale riunificata, assomiglia strutturalmente, in modo sorprendente, alla sfida che dovette affrontare l'Italia dopo il 20 settembre 1870 a propo­sito della sua nuova capitale di Roma. Qua come là, ora come allora, la capitale era stato il lascito di un regime vinto. Qua come là si pose, e si pone, il problema, di cosa fare del patrimonio edilizio e delle carenze edilizie del vecchio regime: costruirci sopra, integrare, eliminare? Qua come là si trattò, e si tratta, di elaborare un progetto per la capitale, attra­verso il quale il nuovo Stato può trovare la sua auto-rappresentazione autentica. Durante una tavola rotonda pubblica tra urbanisti e architetti berlinesi è stato detto, di recente, che gli architetti romani, non trovando quasi più, nella loro città musealizzata, un grande compito edilizio da ese­guire, siano oggi invidiosi dei loro colleghi tedeschi per le grandiose possibi­lità di creazione offerte in questo momento dalla trasformazione della capitale. Che gli architetti romani si fossero trovati, nei decenni dopo il 1870, nella stessa situazione caratterizzata da ghiotte occasioni di realizza­zione artistica nella nuova capitale, evidentemente questo fatto è stato dimenticato nella discussione menzionata.
Alla fine del primo decennio della progettazione pantedesca per la ca­pitale, la situazione della Repubblica di Berlino si presenta, tuttavia, dop-
*9 Come ad esempio D. BlUESEN, Weltmeiropole Berlin? Venuti, sti'h einem deutseben Mytbos Ubar die Zeli qvischen dea Weltkrìegen empiristi} tt ndbern, in Metropolis Berlin cit,, pp. 151-186.
},1 Da una gran quantità di testi pubblicati dopo la svolta del 1989-90, cito come esempio sólo DàS Neue Berlin. Baugtstbitbte and Stadtplanung dtr deutseben Hauptsfadt, a cura di M. MONNFNGER, Frankfurt a.M./Leipzig, 1991. Inoltre i contributi in Berlin. Die Haupt-siadt cit, parte TV, Dos neue Berlin: Stàdtebaulicbe Kekonstrukthm der Mtfropóle, e parte V, Aufdem Weg ur Hnupt studi: Berlin als politisthes und geistiges Zentrim.