Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <159>
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Roma e Ber/ino dopo il 1870 159
piamente precaria nel confronto con il giovane Regno d'Italia. Di nuovo e ancora una volta la Repubblica di Berlino si trova, infatti, davanti al dilem­ma di doversi presentare come Stato nazionale, in un'epoca dalle tendenze post-nazionali; perché solo ricorrendo ai 75 anni di esistenza dello Stato nazionale comune, tra il 1870 e il 1945, si possono legittimare storicamente gli straordinari contributi solidaristici per l'integrazione della ex-DDR. Gli abitanti della vecchia Repubblica federale di Bonn avevano però abbandona­to da tempo ogni prospettiva proiettata verso lo Stato nazionale, e il credo post-nazionale afferma, del resto, che la crescente integrazione europea comunque renda sempre più superfluo lo Stato nazionale nella sua forma classica.32)
Cosa dunque deve esprimere, e configurare, questo Stato che non ha ancora trovato un'idea fondante di sé stesso, attraverso la nuova capitale? L'imbarazzo è grande. Il vecchio centro di Berlino è ritornato, ma è vuoto, e il nuovo centro non sa come riempire questo vuoto. Più di un ricorso alla tacciata degli Hohenzollern non sembra venirci in mente, per il mo­mento.33) La seconda occasione, offerta dalla storia, per creare uno Stato nazionale tedesco, probabilmente non è arrivata solo in ritardo, ma anche troppo tardi.
Un ultimo sguardo comparativo sulla capitale italiana, sulla Roma del 2000 intanto potrebbe insegnare allo storico di lasciar stare categorie quali ritardo o troppo tardi . Se le apparenze non ingannano, è stato appena riscoperto il vecchio centro di Roma che i progettisti della capitale per l'Italia unita avevano collocato, un poco arbitrariamente e con violenza, a piazza Venezia. Dopo che l'Italia repubblicana dell'arco costituzionale antifascista aveva rinunciato, in gran parte, a una politica programmatica per la capitale, perché anche in Italia lo Stato nazionale sembrava compromes­so, la seconda Repubblica, e la stessa Roma, sotto la guida del sindaco Rutelli, sono tornate a riconoscere, nel contesto del Giubileo, una funzione simbolica della capitale. Non esiste segno più chiaro della riabilitazione del Vittoriano per questo diverso atteggiamento verso la tradizione dello Stato nazionale nel concepire la capitale. Per decenni le élites intellettuali si com­piacevano di riversare, con ingiurie non sempre particolarmente spiritose, la
32) L'arcuale discoeso su Berlino è documentato in modo esauriente da Hauptstadt Ber­lin, a cura di W. Sùss, Berlin, 1994-96, voi 3; istruttivi per l'ampiezza tematica dell'opera sono i titoli dei singoli volumi; voi. I: Nationale Hauptstadt - Europaische Metropoli-, voi. II: Berlin im vminttn Deutschland; voi. IIL Metropoli im Umbruch.
) Sul problema del centro di Berlino in prospettiva storica cfr. i sfaccettati e con­troversi contributi, in Hauptstadt Berlin - Wohrn mìt der Mittet Historische, sfddtebaulicbe und mbltektwiébe Wureln des Stadyntrums, a cura di H. ENGEL, W, RiBBE, Berlin, 1993.