Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <178>
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Gerhard Kuek
Lo Stesso cambiamento di paradigma è affiorato a proposito delle so­cietà di mutuo soccorso che sono state rivalutate di fronte alle odierne difficoltà dello stato sociale.2) Nate nella prima mà dell'Ottocento, sulla base delle antiche corporazioni, ma pure delle pie unioni e congregazioni, il loro numero divenne più consistente dopo il '48 nel Regno di Sardegna, Tunico Stato italiano in cui si mantenne una costituzione liberale. Ancora al Congresso generale delle, società operaie italiane, svoltosi nel 1861 a Milano dopo il raggiungimento dell'Unità, in gran maggioranza' èrano rappresentati i sodalizi piemontesi; tuttavia, molti provenivano già dalle regioni lombarde, toscane ed emiliane. Da allora il loro sviluppo ebbe un vero e proprio balzo in avanti, raggiungendo l'apice tra gli anni Ottanta e Novanta; sicché co me astato detto di recente ancora sul finire del secolo la diffusio­ne del mutualismo, in certe regioni del Centro-Nord, non aveva niente da invidiare a [... quella] delle nazioni più avanzate del continente J9
In passato, invece, il mutualismo era stato considerato in modo piutto­sto negativo o subordinato. Da un punto di vista politico sono stati sottoli­neati l'atteggiamento moderato dei sodalizi e l'assenza di rivendicazioni politiche, economiche e sociali; oppure esso è stato vistOL'eorne una sempli­ce fase preliminare che avrebbe portato alla formazione della coscienza di classe operaia e del movimento operaio moderno. Ed è senz'altro vero che questo passaggio è avvenuto, anche se resta più spesso al livello di interpre­tazione politica, facendone mancare la documentazione archivistica.5) Ma è altrettanto vero che sono prevalse di gran lunga le società con fini assisten­ziali.6) Scopo principale delle società di mutuo soccorso era l'assicurazione contro le malattie acute e quando si limitavano a questo i risultati erano di tatto rispetto. Quando, però, prevedevano dei sussidi in casi di cronicismo
3 Sulla rivalutazione delle società di mutuo soccorso, come su quella delle opere pie, vedi l'introduzione a Povertà e innovazioni istituzionali inlitjtal Medioevo ad oggi, a cura di V. ZAMAGNI, Bologna, 2000, pp. 12 e segg.; il volume raccoglie gli atri del menzionato convegno bolognese,
i 3>- L. ToMASSMlfassociazionismo operaio; aspetti e problemi della diffusione del mutuali­smo nell'Italia liberale,-. m'S. MUSSO, Tra fàbbrica e società. .Mondi operai nell'Italia del Novecen­to, Annali delia nd'asone Oiangmcomo Wtrinellì, 'WWfSfilano,. J'999, pp. 3-41, qui p. 14. Il testo riprende in gran parte, ma in forma abbreviata, il saggio dello scesso autore pubblicato in lingua inglese da Social Seamfy Mutualisni. The Comparative l-tistory ofMutual Benefit Societies, a cura di Mi VAN DER LlNDEN, Bern, 1996, pp. 225-271,
fl Questo dibattito storiografico è stato riassunto da L. TOMASSJNI, Associazionismo operaio cifc, pp. 3-7, dove si trovano anche le rispettive indicazioni bibliografiche.
J5 ,. CHERUBINI, Beneficenza e solidarietà. Assistenza pubblica e mutualismo operaio 1860-1900, Milano, 1991, pp. 2SR277,
*> I. PIVA, À. COLUGCIA, Rassegna degli studi storici (1944-1980) sul mutualismo e la sa­nità, secoli XIX-XX, In Sicurezza sodale, a. 37 (1982), fase t, pp. 3-29, qui pp. 6-10.