Rassegna storica del Risorgimento
Risorgimento. Storiografia
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2001
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Gerhard Kuck
contro gli incidenti, per culminare nel 1889 nell'assicurazione per l'invalidità e la vecchiaia. Le tre assicurazioni erano obbligatorie, e sottoposte a emendamenti che riguardavano soprattutto la loro estensione a ulteriori categorie di assicurati Così, all'inizio del nuovo secolo, la situazione era la seguente: nel 1902 oltre 17 milioni di persone (cioè circa il 30 della popolazione del Reich) erano coperte dall'assicurazione contro gli incidenti, oltre 13 milioni (il 23) da quella per l'invalidità e la vecchiaia, e oltre 10 milioni (circa il 18) da quella contro la malattia.10) Di fronte alle cifre italiane, si tratta effettivamente di uno sviluppo impressionante. In Italia infatti, alla cassa contro gli infortuni, resa obbligatoria nel 1898, dei potenziali 1,7 milioni di operai se ne iscrissero in quell'anno solo circa 150.000, e ancora nel 1908, quando il numero di coloro che potevano aderire, era salito a oltre tre milioni, quelli assicurati non raggiunsero neanche la cifra di 500.000; lo squilibrio nel rapporto, infine, non eambia molto se si aggiunge il milione di persone coperte dalle assicurazioni private. Ancora più sproporzionato si presentò il quadro rispetto alla Cassa nazionale delle pensioni d'invalidità e di vecchiaia, istituita su base volontaria nello stesso anno 1898: degli 11 milioni di individui, che corrispondevano ai requisiti, nel 1910 solo poco più di 300.000, e alla vigilia della prima guerra mondiale 550.000, si erano effettivamente iscritti.11) In verità, però, il quadro tedesco non fu così compatto come si presenta. Da una parte erano del tutto insufficienti le erogazioni che le leggi sociali garantivano. L'assicurazione pensionistica, ad esempio, concedeva la pensione di vecchiaia dopo 30 anni di contributi, e solo dopo aver raggiuntò a 71 anni; in effetti erano in pochi ad arrivare a quest'età, come dimostra il fatto che ancora nel 1913 erano solo in 90.071 a ricevere questo tipo di pensione.12) E neppure i sussidi previsti dall'assicurazione sulle malattie e sugli infortuni bastavano, come dimostrano le vicissitudini del muratore Ernst Frev. Egli ebbe un incidente sul lavoro. Dalla cassa malattia ricevette un sussidio che per 13 settimane gli garantì la metà dei suoi consueti introm, ridotti di un'ulteriore metà fin quando testò in ospedale. In seguito avrebbe
W S, KOTT, L'Éfaf socia/ allemanda Répresentations et pratiques, Paris, Berlin, 1995, p. 169; il libro offre in appendice delle istruttive tavole riassuntive sull'evoluzione legislativa dello Stato sociale tedesco fino alla prima guerra mondiale.
:n) Il riassunto delle cifre e le fonti bibliogràfiche in G. KllCK, Soìalgeseti(gebnng uni Fiirsorgegesetebung im liberateti Italie bis iim Ersten Weltkrìeg, in Sosyalgescbichte und sodale Bewegungen In Italien 1848-1998. Forschungen und Fombmgsberìcbtt, Mitteilmgsblatt des Instituts t(Ur Erforscbung der europdìschen A rbciferbeimgung, a. 21 (1998), a cura di R. WORS-DORFER, pp. 121437, qui pp. 127-129.
>2> W. SCH RODER, Subjekt oder Objekt der Soialpolitik. Zur Wirkung der So/a/geset-gebung anf die Adressaten, in L MAGHTAN, Bìsmarcks SoialstaaL Beitràge ur Gcscbhhtc der Soqalpolitik und yur soqalpoliHstben Gesebnbtsstbreibung Frankfurt a.Main, 1994, pp. 126-162, qui > 127.