Rassegna storica del Risorgimento
Mazzini. Solidarismo. Socialismo. Secolo XIX
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2001
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Istituzioni di beneficenza e legislazione sociale 193
responsabilità individuali.62) Grande era l'attenzione per le iniziative in altri paesi europei, in Germania e nel Belgio, dove il movimenta ftatólte organizzò a Liegi, tra il 1886 e il 1890, tre congressi sulle opere sociali
L'enciclica Rerum novaruw, pubblicata nel 1891, rappresentò un punte* di svolta. Il documento pontifìcio si occupò della questione sociale moderna, discutendo, accanto alle condizioni di salario e di lavo*' e delle forme organizzative degli operai, anche le possibilità dell'intervento dello flato nei rapporti di lavoro. I cattolici tedeschi la salutarono come riconferma della politica delle assicurazioni sociali svolta dalla Germania, e da loro in parte sfeMUta,6*) E anche in Italia essa dette nuovo impulso al movimento. Quale luogo di riflessione teorica si sviluppò YUnìone Cattolica pet gli Studi Sociali in Italia, sorta verso la fine del 1889, e nella seconda metà degli anni novanta dell'Ottocento nacque quella corrente democratico-cristiana che rivendicava una. moderna legislazione sociale, ma più ancora puntava sull'iniziativa dei ceti popolari e operai con l'obbiettivo di un radicale rinnovamento democratico della società. Di fronte a questa corrente, i cui. rappresentanti hanno chiacchere molte e fatti nessuno,65) anche la dirigenza conservatrice-intransigente chiedeva di diffondere la conoscenza delle istituzioni esistenti di previdenza per la vecchiaia, e di promuoverei nei limiti concessi ai Cattolici, leggi sociali, secondo lo spirito cattolico ; così almeno Giovanni Battista Paganuzzi al segretario di Stato Mariano Rampolla del Tindaro in,una lettera del 22 marzo 1901, riferendosi alle deliberazioni
j Aì GAMBASIN,. Ilviovinmita, soefiatj nell'Opera dei Congmsjl .sfa pp. Mt*fyfflrkt battiti del IV congresso cattòlico, svoltosi a Bergamo nel 1877; per gli anni Ottanta l'articolò di F. V. KnEFSTEl'N, Dello stato attuale delta legislazione sociale nei paesi centrali e occidentali d'Europa, in. .Rassegna italiana, a, 3 (1883), pp. 217-238 e 481-503, e B. ARfsW' DEMO, Sulla legislazione sociale. MeditaioM* Rassegna nazionale* -W> (1883), pp. 212-226.. Sono meri esempi tratti da due riviste cattoliche transigenti; le diverse posizioni della stampa cattolica italiana intorno alla beneficenza e la legislazione sociale meriterebbero uno studio approfondito che non pud essere svolto in questo luogo. Sulla stampa cattolica del periodo esaminato in: generale vedi Ai MAjoj' hai jtanlpa cattolica, m Italia. Storia e documentazione. Casale Monferrato, 1992, pp. 61-156.
) Ad esempio nel giornale intransigente L'Unità cattolica n. 258 del 4 novembre 1886, e n. 212 del 11 settembre 1890; cfr. sulle discussioni svoltesi a Liegi succintamente E, GERARD,, W- WyNANTS, His lai re du mommmenl ouvrìer ebretien en BtJgque cit, pp. 64-78.
Mì W. BECKER, Die Zentrumspartei tmd die Bmryklika Rerum novarum. Zur Wirkungsge-scbicbtt der Soqiaknvyklika anf den politiscben Katbolismus in Deutscbland, in Rbeiniscbe Wcr/elJljrsbtatter, a. 56 (1992), pp. 260-277, qui p. 267 e nota 39.
fi5) ARCHIVIO SELLA S; CONGREGAZIONE DEGLI AFFARI ECCLESIASTE STRAORDINARI, Italia 1SQQ-1901, .. 226; Memoria sopra alcuni gravissimi pericoli che .corrono in questo momento e il Congresso di Roma e tutto il Movimento.Cattolico in Italia, 16 luglio 1900.