Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <197>
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Cittadini o amministrati
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Napoli.*) Soprattutto per il Regno di Napoli, sia pur ricordando la doppia faccia dell'età napoleonica, violenza conquistatrice della occupazione mili­tare, da una parte, e costruzione di nuovi più efficienti e moderni apparati civili e statali, dall'altra 4) si è costantéÉnM richiamata PattenziWe 'sulla portata davvero rivoluzionaria delle misure legislative e degli interventi dei Napoleonidi nel rovesciare un assetto plurisecolare, ponendo solide basi per nuovi apparati statali, delle quali avrebbero dovuto tener conto anche i governi restaurati: dall'eversione della feudalità alla riforma tributaria, dai rapporti fra centro e periferia alle gerarchie territoriali e all'assetto urbani­stico, dall'introduzione dei codici alla vendita dei beni della Chiesa e alla quotizzazione dei demani, con effetti significativi non soltanto sul terreno amministrativo ma anche su quello socio-economico.5) Anche per i territori tedeschi, del resto, non si è mancato di rilevare le trasformazioni profonde indotte dal regime napoleonico sul terreno della burocrazia, non solo, ma anche dell'emancipazione sociale.6)
IL Foraci e consenso: per una storia dal basso
C'è un altro aspetto dell'approccio prescelto da Klinkhammer che me­rita di essere rilevato con interesse. Il concetto di modernizzazione, spesso criticato per i rischi di teleologismo che può implicare, ò in quanto sembre­rebbe rinviare a riferimenti esterni alle singole realtà volta a volta indagate
*) Per un tentativo dì comparazione vedi A. M. RAO, Roma e Napoli nell'Italia giacobi­na e napoleonica, 'M Móma negli anni di influenza e dominio francese 1798-1814. Rotture; continuità, innovazióni tra /ine Settecento e inisg Ottocento, a cura di P. BoUTRY, F. PITOCCO, C. M. TRAVAGUNI, Napoli, 2000, pp. 441-45.4. Sull'Italia napoleonica si veda L'Italia nell'età napoleonica, Atti del LV1II Congresso di storia del Risorgimento italiano, Milano, 2-5 ottobre 1996, Roma, 1997. Per una breve efficace sintesi sull'Italia rivoluzionaria e napoleonica cfr. A. GRAB, From the Frenc/j Revolution to Napoleon, in ltaly in the Nineteenth Century, edited by J. DAVIS, Oxford, 2000, pp. 25-50.
*J P. VILLANI, // decennio francese, in A. M. RAO, P. VILLANI, Napoli 1799-1815. Dalla Repubblica alla monarchia amministrativa, Napoli, s>d. ma 1995, p. 193.
5> Per un bilancio degli studi e delle questioni rinvio a .A, .M. RAO, Mezzogiorno p rivo­luzione: mnl'anni di slorìoafta, in Miti atorìft'l 996), pp. 981-1041. Sulle riforme amministrative cfr. R. DE LORENZO, L'amministratone centrale e periferica, nel Regno di Napoli e L ANT<JNmLLl,. L'amministrazioni! nell'Italia rivoluzionaria e napoleonica. I tre momenti di un grande proge/for tRXtwibì in L'Italia nell'età napoleonica cit., rispettivamente pp.
fi>;- J, SHQBHANÌ The Garmàn States and the Buropean Revolution, in Revolution and the meanìngs of freedom in the Nineteenth Céftttfffi f cura di I. WoLOCW, Stanford, California, 1996, pp. 280*314. Si veda anche La Revolution, la Pratice et l'Allemàgne. Deux modUes opposte de changement sociali sotto la direzione di >JL BERDING-, É. FRANqois, H.-P. ULLMANH Paris, 1989.