Rassegna storica del Risorgimento
Risorgimento. Storiografia
anno
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2001
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pagina
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198
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198 Anna Maria Rag
rigidamente assunti come modelli, è concetto utile sul terreno interpretativo, e peraltro assunto come proprio dagli stessi contemporanei nel periodo di cui qui si tratta, ma dai contenuti molteplici, che attengono non soltanto a livelli economici, sociali, politici ma anche al terreno della cultura e delle mentalità. L'interesse della ricerca di Klinkhammer risiede appunto nel suo teatativja idi cogliere le novità p, eventualmente, le persistenze del periodo napoleonico nei territori assunti ad oggetto della sua indagine sul terreno delle mentalità, della coscienza e non solo e non tanto dal punto di vista delle élites ma anzi più generalmente dal punto di vista delle masse, nei livelli profondi della coscienza delle popolazioni governate . Cittadini o amministrati? È .la domanda che fin dall'inizio viene posta, per tentare di cogliere appunto il rapporto tra forza e consenso, tra innovazione dall'alto e introiezione delle norme, forza coercitiva e adesione. È, anche questa, questione di non poco conto, e anch'essa attiene all'intero plurisecolare processo di modernizzazione dello Stato e della società di antico regime, profondamente segnato da un intreccio continuo di pratiche coercitive e pratiche persuasive, di azioni repressive e azioni preventive ai tini dell'affermazione di norme e poteri, in un intreccio anch'esse continuo di esigenze d'ordine provenienti dall'alto e di aspettative e richieste di ordine e quiete dal basso altrettanto diffuse:.intreccio che troppo spesso si perde di vista in una considerazione storiografica che guarda solo, o soprattutto, al momento coercitivo.
Se si ricorda che la storiografia italiana, dopo averla molto invocata e solo in parte praticata, ha poi abbandonato quasi del tutto la storia dal basso,7) non possono che suscitare attenzione i ben diversi tentativi in tal senso di altre storiografìe europee. La questione cruciale che vi si impone è, naturalmente, quella delle fonti: come fare ad accedere alla mentalità, alla coscienza, delle popolazioni, e particolarmente degli strati subalterni? Quali sono le forme di espressione che questi ultimi hanno lasciato, disponibili all'indagine dello storico? Com'è stato più volte rilevato, gli strati popolari subalterni, in antico regime e oltre, si esprimono soprattutto attraverso il gesto, la rivolta, molto meno attraverso la parola direttamente registrata e, soprattutto, la scrittura. Per coglierne umori, intenzioni, eventualmente programmi, non v'è generalmente altra fonte che quella dall'alto: cronachistica o memorialistica, fónti istituzionali prodotte da apparati di repressione'o di prevenzione, civili e ecclesiastici. Proprio la storiografia tedesca ha negli ultimi anni fornito esempi interessanti di fonti scritte
*> Mi limito a ricordare le incisive annotazioni di C DiarnsoTTli Appunti saa nobiltà* in Riviste fiorita italtma, a. CI (1989), p. 29.