Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <211>
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Il 31 agosto 1859 una delegazione toscana resala Vittorio Emanuele II y espresso dall'Assemblea? Il Sovrano accetta lsfèssione di volontà, ed al ritorno la delegazione emana un proclama relativo aFestfó della mis­sione, firmato dai membri del governo provvisoricFoftefò Ricasoli, Ridolfi, Poggi, Busacca, Salvagnoli, De Caverò e Bianchi, che'Jmee:
Toscani!
U Re Vittorio Emanuele ha accolto i nostri vpk e forte dei diritti che da questi gli derivano, propugnerà la nostra : causa innanzi all'Europa. Con questo grande atto la Toscana torna ad essere terra italiana senza vestigio di straniera signorìa.
Dopo tanti secoli di divisioni e di discordie, le provincie della Penisola si riu­niscono spontanee intorno al magnanimo difensore della indipendenza d'Italia. ì valorosi abitatori della valli subalpine, liberati i fratelli lombardi, stringono la mano ai toscani, e tutti si dichiarano figli d'una medesima patria. La nostra antica cultura si unisce alla militare fortezza dei piemontesi: ogni gente italica reca nel patrimonio comune le proprie ricchézze. Questo "non è vassallaggio di provincie, ma costitu­zione vera della nazione.
Felicitiamoci di esser tanto vissuti da vedere questo sublime spettàcolo di concordia e goderne i primi frutti. Perseveriamo nei nostri ! sforzi, e prepariamoci ad ogni prova per assicurare il trionfo d'una causa altrettanto giusta quanto gloriosa.?)
Le stesse autorità siglano il Saluto del Governo ai Toscani dopo il ple­biscito tenutosi 1*11 e il 12 marzo 1860, che non muta il tenore retorico assunto ormai da mesi dagli atti pubblici delle autorità politiche toscane:
Toscani!
Il vostro plebiscito non solo è atto del vostro volere irremovibile, ma è un al­tro decreto della nazionalità italiana. Voi avete ben meritato della Patria e del Re.
Dalla pace di Villafranca al giorno del suffragio universale, voi non misuraste i pericoli che con i vostri diritti; voi non guardaste alle glorie passate che per conquistarne una nuova e tutta nazionale.
Fra le insidie, fra i dubbi, le diffidenze, voi non miraste che alla stella di Italia e non smarriste il cammino.
Sapeste mutare una personalità municipale per la vita nuova, per la nuova po­tenza, per la grandezza nuova d'Italia, che voi costituite colle provincie sorelle; perché colle altre Nazioni entri animosa nel grande arringo della civiltà.
L'èra nuova della Nazione italiana s'instaura. Alla ricognizione de' suoi diritti non può più mancare il sussidio delle vostre armi e del vostro senno. Il passato co' suoi dolori, il presente colla vostra operosità è arra sicura del nostro avvenire.
ty Proclama ai toscani sull'esito della missioni inviata al Re Vittorio Emanuele II, in Le assemblee del Risorgimento. Toscana, IH, dt., pp. 711-712.