Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <212>
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Alberto Mario Rati ti
Voi uscite alfine dal carcere degli Appennini; il vostro cuore respira l'aura dell'indipendenza e della libertà dalle Alpi al mare.
Senza perdere le vostre tradizioni, voi ritornate al godimento delle antiche forze d'una Nazione, che fu fatta in brani, e che voi, co' fora subalpini e i lom­bardi, ricomponente sotto lo scettro di un Re, che Dio pose a capo dell'Italia redenta.
Italiani nel salutarvi l'ultima volta col nome antico toscano, il vostro Governo è il primo a tributarvi l'omaggio della sua ammirazione. Egli sarà sempre altèro della parte, che gli è toccata, di condurvi alla conquista di sì alti destini.
La generosità de* propositi, la fermezza nel sostenerli, la dignità nel manife­starli vi hanno guadagnato l'amore di tutta Italia, le simpatie; 9 W Europa. In nome dell'Italia e del Re il vostro Governo con tutta la effusione dell'animo ve ne ringrazia.10)
III. Il convincimento interiore o privato poteva anche inclinare i nobili liberali a difendere l'autonomia della Toscana e con essa gli spazi di movi­mento sociale e politico che avrebbero potuto aprirsi davanti a loro come persone e come ceto; e tuttavia essi nel 1859-60, come già nel 1848 finirono per accettare le ragioni della unità nazionale, parlando il discorso della nazione ed agendo di conseguenza in pubblico senza residui, titubanze o incertezze, come l'episodio del voto segreto alla mozione di annessione del 20 agosto 1859 mi sembra mostri molto bene. Con ciò possiamo anche dare risposta alla domanda che ci siamo posti, osservando che da un punto di vista analitico il contrasto tra le preferenze private e Yacting pubblico non può comunque essere trascurato, e che nel caso specifico tale contrasto e il suo scioglimento mostra chiaramente ove ce ne fosse ancora bisogno la dirompente forza comunicativa della formazione discorsiva nazional-patriottica, di fronte alla quale nemmeno i nobili liberali toscani rilut­tanti, cinici e calcolatori, secondo il quadro che ce ne fa Kroll seppero davvero opporre una significativa resistenza retorico-politica.
ALBERTO MARIO BANTI
9 Saluto del Governo ai Toscani dopo il Plebiscito 16 marzo 1860], ivi, pp. 757-758. Anche il Saluto porta le firme dei membri del Governo e cioè Ricasoli, Ridolfi, Poggi, Busacca, Salvagnoli, Cadorna e Bianchi.