Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <218>
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Francesco Bonini
stato evocato ad esempio dal punto di vista di un Ricasoli) del compimento del Risorgimento. In ogni caso, comunque, dimostra come non possa che essere sviluppata sul lungo periodo la questione che l'espressione patriotti­smo costituzionale esprime in termini non del tutto convincenti, ma evoca nella sua corposità. In realtà l'approdo costituzionale del 1848 risulterà quello in ultima analisi certificato a Moncalieri (e riproposto poi con l'uni­ficazione all'intera penisola).
Lo studio di Pòttgen conferma, insomma, come questo sia un momen­to propizio per la rilettura e la riacquisizione dell'importante patrimonio della risorgimentistica erudita, con l'attenta scomposizione delle sue mol­teplici acquisizioni per ricomporle in un quadro problematico più stringente. L'impresa storiografica della riproposizione e della rimodulazione non è per nulla pacifica e si ha a tratti l'impressione di una certa divergenza tra la ricerca politi co-i stituzionale e quella politico-sociale e culturale.
L'utilità di questo contributo è proprio tra l'altro nella capacità di evo­care le molteplici virtualità del versante propriamente istituzionale, nel senso di questo snodo nazionalizzazione/costituzionalizzazione e più ampiamente della ricerca costituzionale e sociale. Questo tema in realtà è a sua volta articolato in diversi elementi: la pedagogia costituzionale ne è un aspetto importante, anche se, come si coglie dall'arguta conclusione, ne evoca (almeno) altri due: quello più propriamente istituzionale, dell'articolazione dei poteri e della dialettica che ne consegue, e l'altro, connesso, della vicen­da politico-militare.
I, IL/// impianto di comparazione
In questo quadro sommario può dunque essere utile tentare di evocare le linee per ulteriori investimenti di ricerca, secondo uno schema di riferi­mento e conseguentemente di approfondimento che potremmo definire a grappolo.
Il punto di partenza sembra scontato, ma reclarria ulteriori, puntuali ri­flessioni: quali modelli e quale circolazione dei modelli (intendendo eviden­temente questa parola ambigua come percorsi, riferimenti emblematici). La questione vale tanto in senso verticale che orizzontale, secondo uno sviluppo comparativo tanto nel tempo che nello spazio.
Dal primo punto di vista emergono quattro passaggi essenziali. Il pri­mo riguarda le persistenze dell'esperienza e del riferimento gaditano del 1820-21 (ancora evocato a Napoli nei giorni immediatamente precedenti tmtrm): sotto questa rubrica si può collocare anche un altro percorso costi­tuente fortemente ed organicamente connesso con una strutturale attenzione