Rassegna storica del Risorgimento
Risorgimento. Storiografia
anno
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2001
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pagina
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230
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Andrea Ciampani
I. L'esperienza del 1848, in primo luogo. C'era già allora il segnale di un legame nuovo tra il pontefice e la popolazione* ed è un nesso politico-religioso. L'idea del popolo diventa concreto nel caso di Roma, come richiamano gli studi presentati l'anno scorso in occasione dei 150 anni della Repubblica Romana.2) C'è il popolo e c'è l'opinione pubblica. Pio DC si pone il problema del popolo in maniera inedita dopo l'età napoleonica; ed all'opinione pubblica, nobile e borghese,, consegna nel 1847 una forma di rappresentanza cittadina per il municipio capitolino che modifica tradizioni secolari. Quale fosse la preoccupazione sociale e religiosa del pontefice ben emerge durante la cerimonia di proclamazione del municipio capitolino riformato, alla quale presenziano insieme i più diversi rappresentanti della società romana, dal cardinale Altieri al vessillifero del rione Monti, Ciceruacchio. Certo, andrebbe esaminato più a fondo il rapporto della scelta del pontefice con il Memorandum delle potenze del 1831. L'iniziativa di Pio IX del 1847, peraltro, non si esauriva in se stessa, e mirava ad avviare un percorso riformatore. Ma vi erano dei confini che egli intendeva far rispettare, riservando a se stesso l'indirizzo politico del governo pontificio per i risvolti religiosi ad esso connessi.
Ed è proprio questo spazio, già turbato dal processo avviato con la Rivoluzione francese, che diventerà terreno dai contorni sempre più incerti negli anni successivi. L'esperienza del 1848-1849 (la fuga a Gaeta, la Repubblica romana, la svolta nel processo di unificazione italiana, il ritorno a Roma con le armi repubblicane francesi) probabilmente confermarono in Pio IX la debolezza politica dello Stato pontificio e il determinante ruolo assunto dalle potenze cattoliche per la sua sopravvivenza. Nello stesso tempo, però, il papa sembra avvertire anche l'esigenza di operare a favore di una maggiore distinzione nel governo della Chiesa tra la guida del cattolicesimo e la gestione politica del potere temporale. All'intersezione dei due ambiti finirà per manifestarsi la forza dell'Antonelli, il segretario di Stato, sul piano del governo temporale. Ma c'era un altro governo, quello spirituale, per il quale il pontefice sembra ricorrere ad altri collaboratori di curia; ed anche questo potere finiva per operare su questioni in cui le competenze finivano per sovrapporsi.
In tale contesto, peraltro, si può collocare anche il rapporto di Pio IX col popolo romano e con la borghesia, che l'aveva deluso durante la crisi
3> Vedi gii arti dei convegni .L'opera dulia municipalità di Roma durante la Repubblica del 1849 e ha repubblica romana nel movimento europeo tra il 1848 e if.849> svoltisi a Roma nel giugno e nel settembre 1999, in Rassegna storica del Risorgimento a. LXXXVI (1999), sup* pJcmento al fascicolo IV, numero spedale per il 150 anniversario della Repubblica romana del 1849, a cura di E. CAPUZZO.
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