Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <241>
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! lì Mediterraneo come fattore di crisi 241
zione di Sud-Ost suscitava prospettive di geopolitica allora in voga, e an­nunciava obiettivi di espansione economica e di contenimento delle ten­sioni: agli Imperi centrali interessava il mantenimento di condizioni di paci­ficazione in Oriente, per consentire una celere e sicura penetrazione finan­ziaria e commerciale, e soprattutto l'estensione della progettata rete ferrovia­ria verso Salonicco (Austria) e verso Aleppo e Baghdad (Germania).
Nelle aspirazioni turche, la denominazione Ak Denise evocava la visio­ne di un lago ottomano interno al grande impero, di uno spazio da pacifi­care per conservarne l'interezza, nel mezzo dei focolai ovunque accesi dalle ambizioni italiane: nei Balcani, sul Mar Rosso e nello Yemen, oltre che in Libia e nell'Egeo insulare.
Nelle impulsive ambizioni slave, Nasba Mora rappresentava la sempre disillusa promessa di uno sbocco al mare, segnatamente sull'Adriatico, che nei sogni di Serbi e Montenegrini e perfino, sorprendentemente, dei Polacchi univa ad antiche ambizioni, frustrate da Veneziani e Austriaci, altrettanto secolari e riattualizzate aspirazioni alla liberazione dai Turchi, ma celava le mire segrete della Russia czarista sui mari caldi meridionali.
Infine, nelle intenzioni italiane, la rievocazione della trireme romana che tornava a orientare la prora armata verso il Mare nostrum, serviva molto più a forgiare a caldo l'unione nazionale, a cinquantanni dalla stentata unità, che non a giustificare autentiche pulsioni imperialiste, in ritardo rispetto ai colonialismi europei. Obiettivo comune di molte diverse anime, da scrittori nazionalisti a politici conservatori, da studiosi frustrati a studenti visionari, da missionari fanatici a viaggiatori disillusi, da diplomatici navigati a naviga­tori opportunisti, la Libia diveniva, in tal modo, la meta e la speranza di una nazione frustrata e agitata: la Terra Promessa2) per un popolo di mancati conquistatori.
IH. Mediterraneo crocevia nell'involuzione della Triplice
E Mediterraneo ottomano, comprendendo Mar di Libia e Golfo di Sir­te, Egeo e Dodecaneso, Basso Adriatico e Albania, divenne per l'Italia unità, a partire almeno dalla crisi di Bosnia del 1908, una meta di espansio­ne quasi naturale se non indotta. Tuttavia, di tale ambizione, nutrita assai più di miti retorici ed epici che da reali argomentazioni di politica di poten­za classica, non s'intendono qui studiare le premesse diplomatiche, né gli
9 Definizione e storia in P. MALTESE, La terra promessa, Milano, 1976. In realtà l'espressione, diffusa sin da prima della campagna militare trovava già titolo in G. PIAZZA, La Ttrra promessa, Roma, 1911.