Rassegna storica del Risorgimento
MOTI ; MESSINA ; 1847-48
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2002
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Nino Checco - Ernesto Consolo
Oltre a loro, tra le menti che avevano preparato e sostenuto i moti, tutti appartenenti al milieu intellettuale cittadino raccoltosi intorno al Gabinetto letterario e all'Università, vi era il prof. Luigi Pellegrino (1810-1883), giovane cattedratico di chimica generale, fondatore nei 1833 de // Maurolico (dal 1839 organo ufficiale del Gabinetto) di orientamento mazziniano e repubblicano.19)
Altri personaggi di spicco del 1 settembre furono i fratelli Giovanni (collaboratore del banchiere Grill) e Carlo Peirce (studente), irlandesi di origine giunti a Messina dalTInghilterra nel 1816 per occuparsi di commercio e la cui famiglia si era presto integrata con i messinesi fino a condividerne passioni e idealità (sul finire del secolo sarà protagonista di importantissime iniziative armatoriali).20) Assieme ai Peirce aveva partecipato ai moti lo zio Francesco Antonio Ottaviani, industriale della concia delle pelli con numerose e moderne fabbriche lungo il quartiere Boccetta, che già nel 1837 col fratello Michele aveva aderito alla Giovine Italia.2*) La casa di Ottaviani a Malta, assieme a quella di Nicola Fabrizi, divenne subito dopo il fallimento del moto, meta degli esuli sfuggiti alla cattura della polizia borbonica: in esse trovarono asilo Carlo Gemelli, Ignazio Pompeiano, Carlo Peirce, Francesco Sacca, i reggini Agostino e Antonino Plutino, che da lì avviarono nuovi contatti e programmi cospirativi, facilitati dall'atteggiamento favorevole del Governo britannico e dal fatto che Malta costituiva in quegli anni la base operativa dell'emigrazione politica mazziniana e il rifugio di esponenti di prima grandezza quali Nicola Fabrizi, Luigi Settembrini, Mario
BIBLIOTECA PUZZOLO-SIGILLO (d'ora in poi ASM-BPS); M. CANTO, Dizionario degli uomini illustri messinesi Lodi, 1991.
,9> E. Di CARLO, // mazpjnianesimo in Sicilia, in Archivio Storico Messinese, H s., voi. K-X, 1957-59; M. CANTO, Dizionario cit.
2*9 Note biogràfiche dettagliate sulla famiglia Peirce sono contenute in R. BATTAGLIA, Guglielmo Peirce da negoziante ad armatore, in C. D'ALBO - S. GiRGENTl, / Wbitaker e il capitale inglese tra l'Ottocento e il Novecento in Sicilia, Trapani, 1992; inoltre sull'attrazione di mercanti e imprenditori stranieri in riva allo Stretto vedi M. D'ANGELO, Comunità straniere a Messina tra XVTJIe XIX'secolo, Messina, 1995.
2n Nativo di Parghelia (Catanzaro), si era trasferito a Messina con il fratello Michele nel 1815. Entrambi erano entrati già negli anni '20 nel vasto tessuto settario pelorìtano. Presero parte attiva al moto del 1837 e, per questo* Michele dopo una provvisoria condanna a morte aveva subito il carcere duro. Dopo il fallimento del moto del 1848 i fratelli Ottaviani fuggirono prima a Malta e nel 1851 a Marsiglia, Rimasero comunque un punto di contatto essenziale dei comitati rivoluzionari di esuli. Nel 1851 i Borboni offrirono a Francesco Antonio Ottaviani la concessione dell'indulto in cambio della ritrattazione delle dichiarazioni rese alla magistratura, ma il messinese rifiutò (P. PREITANO, Biografie cittadine, Messina, Tip. FJUi Messina, 1881).