Rassegna storica del Risorgimento

MOTI ; MESSINA ; 1847-48
anno <2002>   pagina <12>
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Nino Checco - Ernesto Consolo
4mzL la città nel breve-volgere di pochi anni era riuscita a egemoniz­zare e ricondurre ai propri intenti politico-culrurali persino le istituzioni e i sodalizi nati a inizio secolo per iniziativa dei mercanti inglesi (come nel caso del Circolo della Borsa creato da John Broadbent nel 1805), che oltre a luogo di convegno e di socializzazione, già dagli anni trenta era divenuto base logistica della cospirazione antiborbonica (assieme al Gabi­netto letterario )j.2'
Questa capacita di dominio degli eventi esterni e di autonomia delle scelte politiche da parte delle élites dirigenti cittadine erano il prodotto della plurisecolare esperienza di autogoverno cittadino, che non si era del tutto spenta neanche dopo gli esiti nefasti della rivolta antispagnola di fine '600 e che anzi le avevano consentito di risalire lentamente dalla sua condizione di città civilmente morta , a cui era stata condannata.30)
Nell'autonomia e nella consapevolezza civile coltivate e trasmesse anche nei momenti più bui della sua esperienza storica risiedevano tutti i presupposti e il patrimonio che avevano consentito alla città nei primi quarant'anni dell'Ottocento di riconquistare le antiche dimensioni di grande centro urbano, di esprimere forme evolute di rapporti sociali, di rinnovare le basi della sua economia, di ricostituire e rianimare accademie e sodalizi culturali, di rinverdire l'antico prestigio di sede universitaria.
1970. Voi. 1: I caratteri originali e gli anni dell'unificatone italiana, Palermo, 1984; F. BRANCATO, ha Sicilia nel dibattito storiografico. L'idea autonomistica, in Nuovi Quaderni del Meridione, 1984, 1986, 1987. Contro l'interpretazione neosicilianista degli avvenimenti del 1812 e del 1820-21, si rinvia alla del tutto convincente messa a punto metodologica contenuta in A. DE FRANCESCO,. X*a Sicilia negli anni rivolusjonari e napoleonici: una prospet­tiva di ricerca, in ID., Rivolutone e costituionL Saggi sul democratismo politico nell'Italia napoleonica, 1796-1821, Napoli, 1996 e nel numero monografico della Rivista italiana di studi napoleonici, 1991, voi. XXVIII, curato dallo stesso Autore.
> Nel 1837 Paolo Marino Bruno, liberale messinese, entrò nel Circolo della Bor­sa. Di li a poco divenne anche socio del Gabinetto letterario . In merito al Circolo della Borsa vedi R. ViLLAltt, Cospirazione e rivolta cit.; Gitolo della Borsa 1894, Messina, Tip. fratelli Fugazzotto di Gius., 1894, pp. 3-4; CD. 'GAUÌO. - G. OLIVA, Gli Annali cit., voi. V-VI. Sulla controversa figura dell'inglese Broadbent, console degli Stati Uniti d'America a Messina nei primi anni del secolo e del blocco continentale, sono stati acquisiti di recente ulteriori elementi di conoscenza circa il suo ruolo di tramite, anche in ragione dei suoi interessi commerciali, tra rappresentanti del governo mura telano in Calabria ed esponenti messinesi del movimento filofrancese, confluito nella congiura antinglcse del 1811, in N. CHECCO, Messina 1789*1815: l'incerta insularità come identità politica cit (di prossima pubblicazione).
-'v Per alcune considerazioni di carattere metodologico e storiografico, nonché per la bibliografia vedi A. CHECCO, Messina: alle origini di una identità perduta, in I segni della memoria. Messina nell'Ottocento, a cura eli R. BATTAGLIA, Messina, 1994.