Rassegna storica del Risorgimento
MOTI ; MESSINA ; 1847-48
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2002
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Nino Checeo' = Ernesto Consolo
tori. La circolazione delle idee liberali e la diffusione degli impliciti valori di rinnovamento culturale, istituzionale e politico erano possibili attraverso una diffusione organizzata degli interessi culturali. E se non si può certo escludere che alcune delle adesioni individuali alle associazioni più nuove-'(filarmoniche e filodrammatiche) nascessero da un interesse artistico e culturale, tuttavia esse poi ricadevano e venivano assorbite dentro circuiti che già si muovevano in ambiti politici e di schieramento ideale molto netti e definiti, in ari peraltro il modulo associativo era connaturato alla stessa finalità disgregativa delle regole cetuali e ascrittive su cui si erano fondati i circoli dei nobili di antico regime.
Il richiamo della storiografia ad alcuni fattori distintivi (adesione volontaria, autonomia dal potere politico, autofinanziamento, abbattimento delle barriere di status) tra associazionismo pre e postunitario nelle città del Mezzogiorno (Napoli, Catania), non appare del tutto convincente per Messina, dove quei caratteri riformatori erano già evidenti durante la Restaurazione. Semmai un carattere discriminante va ricercato nel fatto che dopo il 1860 la sovrapposizione e la confusione tra finalità politiche e finalità culturali, tipiche dell'età risorgimentale, non si resero più indispensabili è le formazioni politiche assunsero un'identità definita, dichiarata e selettiva, rispetto ai circoli e ai eluby che tuttavia continuarono nella stragrande maggioranza dei casi a gravitare intorno alle formazioni di partito, quando non diventarono anch'essi strumenti collaterali di raccolta e di diffusione del consenso (società di mutuo soccorso, biblioteche popolari, associazioni ricreative e sportive, filarmoniche, circoli culturali, società operaie).
E attraverso questi canali e premesse che venne enucleandosi il gruppo dirigente del Risorgimento messinese. Esso con tali ascendenze era stato in grado di recepire in anticipo e reinterpretare fenomeni ed eventi culturali di respiro europeo, quali il razionalismo prima e il romanticismo dopo; con notevoli omogeneità e specificità esso immetteva la generica aspirazione patriottica dentro i valori dell'autogoverno cittadino e della formula democratica e unitaria, senza alcuna indulgenza verso l'idea di nazione siciliana, che interpretava invece come pericolo d'accentramento a Palermo dei poteri amministrativi, giudiziari ed ecclesiastici dell'intera isola.3*)
**> Sugli influssi culturali romantici nella formazione della classe dirigente messinese, vedi Ì fog)I periodici ho Spettatore tttttkat II Faro e ha Sentinella del Pe/oroi oltre a // Ma uralico, organo ufficiale del (Gabinetto letterario . Inoltre vedi N, CASTAGNA, Scrìtti cit>, p. .85; A. MAURICI, Il Ramanticlstno iti Sicilia, Palermo,. 1893; M, TOSTI* Felice Bisaqyr v it' moviménto intellettuali in Mesttna nella prima metà del XIX Secolo, Messina, Biblioteca