Rassegna storica del Risorgimento
MOTI ; MESSINA ; 1847-48
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2002
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Messina net moti del 1847-48
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nali nel campo culturale e scientifico, il quale fu tra primi ad aderire alle idee, ai movimenti cospirativi messinesi di matrice repubblicana e al Gabinetto letterario, che ne rappresentava sul piano politico-culturale la punta più avanzata.41) Assieme a costoro non bisogna dimenticare lo zoologo Luigi Benoit42) e l'accademico di medicina cerusica e ostetricia Carmelo Pugliatti (entrambi soci fondatori del Gabinetto letterario), il giurista Antonio Fulci (padre dei futuri leaders deputati radicali Ludovico e Nicolò), che era stato collaboratore de II Maurolico e direttore de 11 Porto Falcato, periodici vicinissimi al Gabinetto letterario e assieme a questo soppressi dall'autorità borbonica dopo i fatti del 1 settembre 1847.
3. Alla base della cospirazione antiborbonica di Messina e della sua sostanziale omogeneità politica (che emergerà con ancora maggiore chiarezza nei moti del '48) vi erano forti motivazioni patriottiche e ideali, mescolate tuttavia al bisogno di rinascita civile ed economica della città e all'affermazione politica della borghesia urbana delle professioni e delle attività mercantili: gli stessi religiosi coinvolti nei moti venivano da esperienze d'insegnamento nelle Accademie, nell'Università e in quegli ordini (cappuccini, cistercensi e teatini) impegnati nella formazione (collegi) e comunque storicamente avversi al temporalismo dei gesuiti.43) Questo duplice
41> D. PuZZOLO SIGILLO, Uonardo Vigo a Giuseppe Grosso-Cacopardo. "Lettere inedite annotate da Gaetano La Corte-Cailler, Messina, Tip. A. De Carolis, 1901.
4Zi Anche Luigi Benoit aveva fatto parte nella seconda metà degli anni '20 della Carboneria (P. PREITANO, Biografìe cit.; Luigi Benoit, in L'Imparziale, 27 dicembre 1890; V. LABATE, Un decennio di Carboneria cit.).
*9 In merito all'ampia rappresentanza ecclesiastica all'interno delle società segrete oltre al più volte citato lavoro di Valentino Labate vedi W. MATURI, L'aspetto religioso del '48 e la storiografia italiana, in II '48 nella storia d'Europa, Roma, 1949; L. TOMEUCCI, Libertà e religione nel pensiero -di Padre Gioacchino Ventura, in Archivio Storico Messinese, 1954-55; L-SALVATORELLI, Il problema religioso nel Risorgimento, in Atti del XXIII congresso di Messina (1-4 settembre 1954), in Rassegna storica del Risorgimento, 1956; F. BRANCATO, La partecipatone del clero alta rivoluzione siciliana del 1860, in AA.W., La Sicilia verso l'Unità d'Italia, Palermo, 1960; R. COLAPJETRA, Notizie sul clero meridionale durante la restauratone, in Scritti in onore di Romualdo Trifone, 1963; G. DB ROSA, I Gesuiti di Sicilia e la rivolutone del '48. Con documenti sulla condotta della Compagnia di Gesù, Roma, 1963; R. COMPOSTO, Fermenti sociali nel (fero minore siciliano prima dell'unificazione, in Studi Storici, n, 2, 1964; M. CONDO-REI.LI, Stato e Chiesa nella rivolutone siciliana del 1848, Catania, 1965; L. FlCARRA FASO, Di alcuni documenti inediti sulle Vendite Carboniche in Messina, estratto thW'Archivio Storico Messinese, ITI s.t voi XVLI.-XLX, 1966-68; B. PELLEGRINO, Chiesa e rivoluzione unitaria nel Mezzogiorno. L'episcopato meridionale dall'assolutismo borbonico allo stato borghese, Roma, 1979; P. BoRZOMATt, Chiesa e società meridionale dalla restaurazione al secondo dopoguerra, Roma, 1982; A. SINDONI, Moti popolari, stato imitarlo e vita della Chiesa in Sicilia, in Dal riformismo