Rassegna storica del Risorgimento

MOTI ; MESSINA ; 1847-48
anno <2002>   pagina <19>
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Messina nei moti del 1847-48
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quegli ideali avevano avuto origine a Messina effetti più duraturi e pregnanti della loro traduzione fa strutture politiche organizzate: il razionalismo, il rilancio della tradizione delle scienze naturali, l'egemonia del repubblicane­simo mazziniano, la funzione civile della cultura, l'accoglienza precoce del romanticismo, il radicalismo politico e l'unitarismo (il che non è una contraddizione), la diffusione dei circoli massonici,46) la particolare atten­zione (poi) al positivismo filosofico e giuridico ne testimoniano contenuti e continuità pressoché assolute per tutto il secolo.47)
Il forte radicamento borghese e urbano degli ideali liberali a Messina si era manifestato compiutamente negli anni Quaranta, quando erano maturate sempre più nettamente le specificità messinesi del Risorgimento. La guida ideale e spirituale del movimento cospirativo stava dentro l'Università e dentro le forme organizzate dell'associazionismo culturale; i comitati rivolu­zionari, pur importanti per il raccordo operativo con le altre province, non erano che il braccio esecutivo e lo strumento di reclutamento del ceto popolare, il tramite organizzativo con gli esuli di Malta, di Marsiglia e
Archìvio Storico Siciliano, 1938-1939; C. NASELLI, Dai diari di Federico Munter (il soggiorno a Catania), in Bollettino Storico Catanese, a. 1941; S. LEONE, Di JQndrea Gallo poligrafo messinese del '700, in Archivio Storico per la Sicilia Orientale, a. 1957; ID., Tra Massoneria ed Illuminismo in Sicilia: Andrea Gallo da Messina, ivi, a. 1980; G. SNAIDERBAUR, La Sicilia nei diari di Friedrich Munter, in Nuovi Quaderni del Meridione, n. 81, a. 1983. Più di recente G. GlARRlZZO, Massoneria e illuminismo nell'Europa del Settecento, Venezia, 1994.
**> In merito alle linee di interpretazione dell'orientamento ideologico della Massoneria italiana e siciliana dopo il 1848 vedi Gli opuscoli massonici di Giuseppe Colosi, in A. LUZ10, La Massoneria e il Risorgimento italiano cit., voi. II, app. libro V, p; 71; sull'attività massoni­ca negli anni *20 a Napoli vedi Le apologie massoniche di G. Bandi ni e 01. Baca, ivi, app. libro VII, voi. II, p. 245; C. FRANCOvieiH, Albori socialisti nel Risorgimento. Contributo allo studio delle società segrete (1776-1835), Firenze, 1962; ID., Storia della Massoneria italiana. Dalle ariani alla rivoluzione francese, Firenze, 1974; G. VER UCCI, L'Italia laica prima e dopo l'Unità 1848-1876. Anticlericalismo, libero pensiero e ateismo nella società italiana, Bari, 1981; A. A. MOLA - L. POLO FR1Z, / primi vent'anni Giuseppe Garibaldi in Massoneria (1844-1804 ? uova Antologia, n. 2143, 1982; e gli- altri lavori di A. A, Mola, Orientamento degli studi della Massoneria in Italia, in Hiram, n 1> febbraio 1984; Massoneria e democrazia tra Otto e Novecento, ivi, n. 4, agosto 1985; Alle radici del nuovo Grande Oriente d'Italia (1859-1861), ivi, n. 1, gennaio 1989. Sull'attività latomistka in Sicilia degli anni *20 e su quella che attraversa i moti del *48, vedi E* LIBRINO, Una lettera del Ministro di Ferdinando II a Parigi sulla emigrazioni siciliana, in La Sicilia nel Risorgimento italiano, a. Ili, luglio-dicembre 1993, fase. II; M. R. MAJOR, Un diploma massonico del 1848, in Hiram, n. 2, a. 1981, pp. 54-55.
*rjr Francesco Paolo Pulci (1867-1935), avvocato e docente di filosofili del diritto, ope­rava nello studio legale di Ludovico e Nicolò; (suoi cugini), ma soprattutto costituiva il loro referente spirituale. Molto noto in Austria e Germania, aveva intensi scambi scientifici con gli accademici di quei paesi (F.P. PULCI - E JODL, L'etica del positivismo, Messina, 1909, in ASM-BPS).