Rassegna storica del Risorgimento

MOTI ; MESSINA ; 1847-48
anno <2002>   pagina <30>
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Nitro Checco - Ernesto Consolo
Gemelli.63) Anzi negli anni precedenti i moti del 1847-48 si erano sviluppati ampi contatti tra Messina e i centri rivoluzionari catanesi, siracusani, cala­bresi e napoletani:64) nel 1839 era possibile associarsi al foglio II Mauro lieo organo ufficiale del Gabinetto letterario presso Luigi Fabri, il bolognese da tempo stabilitosi a Napoli per organizzare una cellula della Giovine Italia; nello stesso anno erano giunti in riva allo Stretto scritti che eccitavano alla rivolta i siciliani e gl'italiani, di cui uno firmato da Gli esuli di Napoli in Malta. L'Intendente borbonico di Messina aveva riferito che in città veniva clandestinamente distribuito il ristretto di una Bibbia identico a quello intercettato dalla polizia di Livorno all'arrivo di alcuni dottori inglesi.65)
Nel 1841 Fabrizi, che intanto era andato riawicinandosi a Mazzini, aveva potuto contare sul rafforzato nucleo della Giovine Italia di Alessan­dria d'Egitto capeggiato dall'esule catanese Domenico Piazzi i cui aderenti erano tutti membri di una loggia massonica da tempo installatasi ad Alessandria, che esercitava una certa preponderanza sulle altre logge composte da esuli italiani in Tunisia e a Malta e che era in contatto con quelle di Livorno e Genova,66)
tó) Va poi adeguatamente tenuto in conto il ruolo di Paolo Fabrizi, fratello di Nicola, che con quest'ultimo e gli altri due fratelli Carlo e Luigi aveva preso parte al tentativo rivoluzionario di Ciro Menotti. Paolo Fabrizi, stimato medico anche in Francia, fu infatti a Malta già dal 1834. Lasciò l'isola per un anno, trascorso a Marsiglia (settembre 1838 -dicembre 1839) ufficialmente per motivi di lavoro. Rientrato a Malta nel 1839 si segnalò non solo per la sua abilità professionale ma anche per lo spirito filantropico. Il Governo di Malta gli permise di aprire un reparto nell'ospedale di Floriana. Nell'agosto 1843 lasciò Malta alla volta della Corsica sempre per motivi di lavoro. 11 massone messinese Antonino Caglià-Ferro, elemento rivoluzionario di spicco e protagonista dei fatti del 1 settembre 1847, indicava Paolo Fabrizi tra i referenti più importanti dell'attività cospirativa nei circuiti mediterranei (A. CAGLIÀ-FERRO, Monografìa sui fatti del 1 settembre cìt; L. BAZZOCCHT, L'esilio a Malta di Tommaso Zauli Sa/ani, in Archivio Storico di Malta, fase. II.IV; aprile-dicembre 1933, pp. 113-115; B. FIORENTINI, Malta rifugio di esuli égs M. GAUDIOSO, ./ democratici siciliani nell'emigrazione, in II Risorgimento in Sicilia, ottobre-dicembre 1968, p. 596; F. DELLA PERIATA, Mazginianesimo e democrazìa nel Mezzogiorno cit.; V. BONELLO - B. FIORENTINI L. SCHIAVONE, Bikì M~ Wsorgimmto a Malta, prefazione di E DELIA FERUTA, Milano, 1982, pp. 54-55, 183, 197-210
) M..: GRILLO (a cura di), / periodici siciliani dell'Ottocento. Periodici di Catania, Cata­nia, 1995, pp. 44-45.
0} Periodico // Maurolico, voi. IV, fase. I, novembre 1839, p. 48; E. GENTILE, Fonti documentali degli archivi napoletani cit., pp. 245-246 ó pp. 248-249; C. NASELLI, / Biondi, patrioti del Risorgimento, la Archivio Storico per la Skilia Orientale, .s. IV, 1949-50, pp. 239-240.
W Il gruppo era composto dal pittore milanese Vassalli, dal romano Luigi Ferrari, dal giovane genovese Grillo e forse dal livornese Adriano Lemmi (E, MICHEL, Esuli italiani in Egitto, Pisa, 1958).