Rassegna storica del Risorgimento
MOTI ; MESSINA ; 1847-48
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2002
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Messina nei moti del 1847-48
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Non poterono riprendere la loro attività professionale e di insegnamento nell'Università quanti avevano fatto parte del Comitato rivoluzionario e avevano guidato la sollevazione popolare: Carmelo e Silvestro La Farina (rispettivamente padre e fratello di Giuseppe), Antonio Catara Let-tieri, Federico leni, Natale Saya e Demetrio Pispisa, Santi Scarcelìa, Letterio Subba, Carmelo Puglia tri, Placido Tardi, Leone Savoja e Tommaso Alojsio. L'Università di Messina venne isolata con decreto del luogotenente Filangieri che stabili la frequenza solo degli studenti della provincia. Con la chiusura del Circolo della Borsa e del Gabinetto letterario , Messina sprofondava nel buio della repressione e del silenzio delle sue coscienze più vlé.92>
Ma l'esilio costituì anche una occasione per una riflessione collettiva sugli errori politici del 1848, a cui presero parte tutti i maggiori protagonisti siciliani, da Crispi a La Farina, da Michele Amari a Pasquale Calvi, da La Masa a Rosalino Pilo, dagli autonomisti ai rivoluzionari, in uno sforzo autocritico che, tra gli altri, ha avuto il merito di lasciarci pagine memorabili e dolorose delle tante incertezze, incomprensioni e divisioni maturate in quella esperienza e che stavano alla base della sconfitta. La riflessione spietata approdava in buona sostanza all'abbandono dell'ipotesi neoguelfa e, soprattutto sul versante democratico, alla conclusione che non era possibile nell'opera di costruzione dell'indipendenza nazionale, separare i destini della Sicilia da quelli del resto d'Italia; così come non era più consentito separare l'idea di nazione dalla immissione delle masse popolari e dei suoi bisogni nella costruzione dello Stato: un'eredità difficile da gestire e portare a compimento come dimostreranno le vicende risorgimentali del 1860-61 ma a cui difficilmente ci si poteva sottrarre, pena nuove recriminazioni politiche, profonde lacerazioni sociali, denunce di prerogative storiche tradite (nazione siciliana). E comunque l'esaurirsi in Europa dell'ondata ri voi azionaria e la seconda restaurazione imponevano nuovi elementi di riflessione al ceto borghese in Italia, aprendo scenari inediti e più stringenti alternative tra conservazione e mutamento, tra idealità e realismo politico. Essi costituiranno i termini attraverso i quali si realizzerà la piena legittimazione democratica della borghesia siciliana come classe dirigente nazionale,
Se:i ARRONE, li Liceo ginnasio Franano Mauro/ito di Messina, pubblicazione commemora-trva in ricorrenza del centenario della fonda/ione dell'Istituto, s.d.; 13. FIORENTINI, Malta rifugia di esuli cit.
W Al BASILE, Cronaca cit., pp. 4-6.