Rassegna storica del Risorgimento
Archivio ; Societ? Operaia ; Mutuo Soccorso ; Mazzini ; Sanpier
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2002
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46
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46 Emi/io: Costa
Quello che importa sottolineare è il suo impegno politico che si può rilevare ;daì documenti che ci sono pervenuti, dopo la dispersione avvenuta ad opera delle squadre dei fascisti che hanno distrutto le statue di Mazzini, di Garibaldi e di altri illustri uomini del Risorgimento.
Fucina di coscienze patriottiche, essa si è prodigata nelle lotte politico-sociali; ha educato uomini al senso della solidarietà umana ma soprattutto ha convogliato tutte le sue iniziative verso la libertà della patria. Per questo non pochi suoi iscritti furono attivi nell'Associazione Emancipatrice genovese come Carlo Meronio che giovanissimo fu presidente della Mutuo Soccorso e che partecipò a diverse imprese garibaldine e che cadde il 26 novembre 1870 presso Digione, combattendo per la Francia.7) Altri uomini di questa Società hanno lasciato un ricordo indelebile, come Carlo Rota, operaio nato a Monza ma che a Sampierdarena trovò la sua patria ideale, che prima di essere direttore della fiorente cooperativa sampierdarenense, aveva dato all'Italia molto di sé, combattendo giovanissimo a Milano nelle Cinque Giornate, partendo con Pisacane e soffrendo nelle galere borboniche, legato alla catena con Giovani Nicotera. Liberato, raggiunse Garibaldi e fu ferito a Milazzo, poi rispose ancora all'appello del Generale nel 1862, nel 1866 e nel 1867. Fu stimato nella sua città di adozione per onestà e per la sua esemplare condotta.8)
Valentino Armirotti fu il primo deputato operaio ligure e il secondo in Italia dopo Antonio Maffi. Riuscì eletto in seguito a ripetute lotte. Il suo carteggio, conservato presso la Società, ci documenta le sue valenze di
Cado Meronio era nato nel 1844 alla Foce presso Genova. La famiglia si trasferì a Sampierdarena. Frequentò le scuole del Comune, dove si distinse fra gli alunni della sua età, meritando premi Lasciò la scuola perché la famiglia non disponeva di mezzi economici. Frequentò una scuola serale privata. Legatore di libri a Sestri Ponente, con esemplare solerzia frequentò tale scuola fino al 1861. Lettore infaticabile di libri che trattavano di gesta d'eroi, si procurò una solida cultura da autodidatta; per la parte politica era assiduo lettore del giornale mazziniano L'Unità Italiana. Non fu tra i Mille per l'amore verso la madre e fu un suo cruccio. Tra il 1861 e il 1862 partecipò ai lavori dell'Associazione Emancipatrice. Fece parte della spedizione di Sarnico e subì un mese di detenzione in fortezza ad Alessandria. Tornato a Sampierdarena si iscrisse alla Società e H suo valore tu subito apprezzato e si prodigò molto nella vita associativa. Nel 1864 partecipò alla spedizione nel Friuli ed ebbe a subire ere mesi di carcere. Disposto al sacrificio, lavorò instancabilmente per il mondo operaio, la sua condotta nell'ambito della Società fu sempre esemplare; la sua bontà era riconosciuta da tutti. In qualità di presidente rappresentò la Società in alcuni congressi operài e alla sua tragica fine il sodalizio osservò un mese di lutto.
) Carlo Rota (1830-1892) è ón considerarsi tra i più illustri sampierdarenesi del suo tempo; a lui è stata dedicata una via. Sono conservate alcune sue lettere. La sua attività nel campo della cooperazione è documentata in diversi giornali. OSCAR SPINBLU, Medaglioni cooperativi, Milano, A.MX, 1966, pp. 140-142.