Rassegna storica del Risorgimento

Archivio ; Societ? Operaia ; Mutuo Soccorso ; Mazzini ; Sanpier
anno <2002>   pagina <51>
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L,'archivio C. Macini di Sampierdarena 51
Gli affratellati riceveranno dall'iniziatore indirizzo pel nucleo del Partito esi­stente nel luogo della loro destinazione.
I doveri di propaganda e, quando occorra, d'azione sono comuni a tutti i membri del partito d'Azione.
Pel Centro d'Anione Gius. Mazzini
A Genova fu decisa la fondazione dell'Associazione Unitaria in un'as­semblea del 5 settembre 1861, quando già tali associazioni esistevano a Mi­lano, a Napoli, a Palermo; in quell'assemblea Federico Campanella, Agostino Bertanì, Bartolomeo Francesco Savi, Antonio Mosto ed Emanuele Celesia ebbero l'incarico di scrivere lo statuto dell'Associazione e di formuJare un indirizzo alle società liberali italiane per convincerle ad operare un patto comune. L'Associazione durò fino al 23 agosto 1862, quando in forza del decreto ministeriale del 20 agosto la polizia effettuò un'accurata perquisizio­ne, sequestrando i documenti.14)
Carlo Meronio fece parte di quell'Associazione, provvide ad organizza­re in Sampierdarena una sezione dell'Unitaria. Ci è stata conservata in copia una lettera di Mazzini che Meronio ha poi utilizzato per avviare la sezione da lui creata. La missiva è interessante e si comprende l'immediato riscontro organizzativo. Non c'è data, ma alla fine del 1861.
L'ultimo mio scritto agli Italiani accenna la ragione del mutamento ch'io cre­do opportuno nell'attitudine del Partito. Scrivo queste note per chi le approva.
Chi non le approva ma sente a un tempo l'obbligo di lavorare insistentemen­te all'emancipazione di Venezia e Roma, l'obbligo di non cedere libertà, diritto, avvenire d'Italia segua nel lavoro nella via di prima; segua a diffondere le Associa­zioni evitando le riunioni numerose, segua a ordinare gli uomini dell'antico pro­gramma, a raccogliere fondi a preparare l'azione, e si concentri l'Associazione Emancipatrice che in un modo o nell'altro proseguirà, non ne dubito, U lavoro. Non intendendo io né altri imporre simboli di ferma politica, ma soltanto rivendi­carci un apostolato ch'io credo necessario, potremo sempre intenderci pel fine comune e cooperare a raggiungerlo.
Quei ch'accettano le mie vedute, intendono bene quindi che devono mante­nersi in perfetto accordo coli'Associazione Emancipatrice, e afforzare l'opera di consiglio e di mezzi, Per noi repubblicani non si tratta ora di diriggere il moto, o di dominarlo, meno ancora d'avversare gli uomini che combattono sotto altro pro-
13) La firma e autografa; ed è autografo.anche lo scritto: Al fratello.
i4j per compiute notizie: RENATO COMPOSTO, L'Associamone Unitaria ita/tana di Ge­nova, f 861-62, in Bollettino della Domai Maiiniana, 1967, n. 1, pp. SM