Rassegna storica del Risorgimento

Archivio ; Societ? Operaia ; Mutuo Soccorso ; Mazzini ; Sanpier
anno <2002>   pagina <58>
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Emilio Costa
società Universale è stt molto intensa, soprattutto nell'azione per Roma. Anche a Sampierdarena si costituì l'Associazione dei Reduci delle Patrie Battaglie che fu presieduta da Luigi Stallo23) e che ebbe sede nei locali della Mutuo Soccorso. Furono organizzate gare di tiro a segno e passeggiate militari e in gran parte erano gli operai associati. La polizia vigilava particolarmente Stallo, Carlo Rota e Pietro Botto24) ed annotava che gli operai sampierdarenesi erano più pericolosi di quelli di Genova. A Sampierdarena l'Alleanza Repubblicana Universale trovava uno dei suoi centri più importanti dove erano raccolti fondi per Mazzini.
Al primo Congresso Operaio Ligure, nel 1868, Carlo Meronio puntava sull'urgenza per l'operaio di interessarsi di politica (era un concetto mazzi­niano), discuteva problemi sociali e proponeva agli operai una sottoscrizione di 5 centesimi prò capite per Mazzini.
Nel 1869 le associazioni di mutuo soccorso ebbero a ricevere dal go­verno un modulo, nel quale si richiedeva il numero dei soci con il relativo movimento economico, il capitale sociale e come venivano impiegati i fondi. Tale richiesta era una limitazione della libertà associativa, era un controllo per documentare la spesa del denaro e verificare il finanziamento operaio alla politica mazziniana. La Società di Sampierdarena, riunita in assemblea generale, il 18 giugno 1869, rifiutò di mandare i dati richiesti dal Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio e dichiarò di non voler avere nulla in comune con il governo. I lavoratori di Sampierdarena contribuirono larga­mente all'organizzazione dell'Alleanza Repubblicana. Il giornale mazziniano
Luigi Stallo fu tra i fondatori del Gabinetto di Lettura della Società. Raggiunse il grado di colonnello e partecipò a molte imprese garibaldine; era un autentico rivoluzionario. Nel 1870 organizzò i moti di Genova e diresse la banda armata sul Monte Moro sopra Nervi, fu attestato e subì un processo clamoroso. L'amnistia lo prosciolse ed ebbe da Garibaldi l'incarico di organizzare i volontari che dovevano accorrere in difesa della Francia-. Fu diffamato da parte di invidiosi e destituito dallo stesso Garibaldi. Scrisse un opuscolo in sua difesa, scagionandosi dalle accuse e fu riabilitato dal Generale. Mori povero a Sampier­darena,
24> Pietro Botto (1836-1911) era fabbro ferraio; nel 1852 si iscrisse all'Unione Umani­taria. Nel 1854 entrò nel Partito d'Azione e fece parte del triumvirato direttivo della sezione di Sampierdarena che era composta di 25 squadre e contava 250 iscritti. Nel 1859 si interessò alla fabbricazione di bombe speciali per l'insurrezione prevista e lavorò presso la fonderia Fossati ed era provetto in tale attività, tanto che nel 1860 Maurizio Quadrio lo mandò negli Abruzzi a dirigere un'officina per la costruzione di proiettili. All'Aquila svolse brillantemente il suo incarico. Conobbe Mazzini partecipando a riunioni a Genova. Fu a Sarnico con i garibaldini. Fece parte dell'Alleanza repubblicana Universale e nel 1871 partecipò al Patto di Fratellanza. Propose la costituzione della Cooperativa meccanica di produzione fra gli operai di Sampierdarena e ne fu per dieci anni presidente del Consiglio d'amministrazione. La fede in Mazzini era la sua religione.