Rassegna storica del Risorgimento

Archivio ; Societ? Operaia ; Mutuo Soccorso ; Mazzini ; Sanpier
anno <2002>   pagina <62>
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Emilio Costa
rincarico per motivi di salute. Sono lettere di un certo interesse. Talvolta Armirotti si rivolgeva all'antico triumviro della Repubblica Romana per avere consigli e dilucidazioni. Così, gli chiese una edizione dei Doveri dell'uomo di Mazzini, perché la Società voleva spiegarne il contenuto per mezzo dì letture serali; gli chiese notizie per un libro che trattasse della condotta delle discussioni nelle assemblee politiche, provinciali e comunali e nelle pubbli­che adunanze in genere. Saffi da Bologna gli scrisse su una riunione privata di patrioti ed amici democratici.
La lettera più interessante è senza dubbio quella relativa ai dati delle società richiesti dal Ministero d'Agricoltura e Commercio. Saffi era propen­so a fornire i dati al governo e la sua opinione è ricca di buon senso. Ecco il documento:
Forlì, 9 luglio 1874 Caro Armirotti,
Attribuite alle circostanze alquanto gravi in cui s'è trovata negli scorsi giorni la mia città nativa, l'indugio da me frapposto a rispondere alla vostra lettera del 30 giugno.
De' disegni del governo rispetto a una legge diretta a riconoscere come corpi morali rivestiti di personalità giuridica le società operaje di mutuo soccorso ó cooperative, non ho conoscenza, né dati per giudicarne. Le condizioni de' tempi, i prindpii della scienza, e l'opinione migliore, chiedono libertà; ed è possibile che il potere legislativo senta, quando che sia, la convenienza di conformarsi, in questa bisogna, alle esigenze del progresso civile. Ma indipendentemente da questa even­tualità, il mio avviso nella questione de' dati statistici chiesti alle Società Operaie dal Ministero di Agricoltura e Commercio, sarebbe stato favorevole al partito dell'ade­sione.
Esiste, come sapete, presso quel Ministero un ufficio di statistica, fondato dal defunto Giuseppe Maestri,26) uomo di molto sapere e di molta esperienza in quella materia, la memoria del quale, lasciando stare la politica, rimarrà grata ai cultori delle scienze sociali in Italia e fuori La istituzione di quel dicastero è una delle poche cose tentate, sotto gli ordini attuali ad incremento di scienza e di nazionale civiltà. I materiali raccolti e pubblicati d'anno in anno dal Maestri, e quelli che si vanno raccogliendo e pubblicando, dopo lui, dall'Ufficio ch'Egli creò, formano infarti una importante suppellettile di elementi, e un mezzo autentico, somministra­to dalla statistica alla Nazione, per conoscere lo stato, la distribuzione e il movi­mento delle sue forze economiche e civili. Il contribuire de' sodalizj operai di parte democratica ad integrare il quadro delle condizioni sociali dell'Italia, mi sarebbe parso utile e conveniente per due ragioni, scientifica l'ima, politica l'altra. La
3(0 Saffi ha sbagliato il nome; si tratta di Pietro Maestri (Milano, 1816 - Firenze, 1871), direttore della Giunta centrale di Statistica presso il ministero dell'Agricoltura, autore òeWltaìù économiqm (1867).