Rassegna storica del Risorgimento
BERTINORO ; AURELIO SAFFI ; ONORANZE
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2002
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pagina
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102
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102 Libri e periodici
te arti decorative, o minori, in contrapposizione a quelle cosiddette maggiori, o plastiche, e cioè la pittura, la scultura e l'architettura,
La contemporanea storia dell'arte, però, è lì a testimoniarci che l'arte non si divide in maggiore o minore a seconda del materiale usato, sia esso il marmo, l'oro o la carta, ma jgt basa solo ed unicamente sull'intrinseco valore dell'opera d'arte stessa, anche se è espressa, come per i soldatini di carta, in modo spesso anonimo ed artigianale come è avvenuto nella nostra realtà, dove, però è ben presente anche una forma di artigianato di elezione solo se pensiamo ai nomi di Quinto o di Italo Cenni.
Se è possibile estendere questi giudizi ai fogli dei soldatini, si deve alla circostanza che per la prima volta in Italia un autore, già primario di angiologia presso l'ospedale di Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, ha portato a termine la fatica di una ricerca tanto minuziosa quanto attenta e densa di significato storico.
Non si ritenga che questo giudizio positivo possa essere eccessivo in quanto rivolto ad una editoria popolare, non dotta, anche se alimenta una forma di collezionismo abbastanza raffinato, perché le cose non stanno affatto così, come ho osservato in precedenza, e ciò trova conferma nel fatto che soprattutto in Francia, dove i fogli di soldatini di carta sono nati, ma anche in Germania ed in altri paesi europei, l'interesse per questa forma d'arte rappresenta non solo un momento culturale forte, che si concretizza con un elevato e qualificato numero di studiosi, ma, di più, dà luogo a frequenti mostre seguite con interesse dai mezzi di comunicazione dì massa.
Tutto ciò non vuol dire che in Italia i soldatini di carta si scoprano soltanto oggi, perché ciò non sarebbe solo ingeneroso, ma anche storicamente sbagliato solo se si pensa che, nella nostra realtà, a Bassano del Grappa, per lodevole iniziativa di Giovanni Remondini (1634-1711), ebbe inizio questa produzione, che fu inserita tra i fogli di giochi , perché destinati soprattutto ai bambini di più modeste condizioni sociali Vero è, tuttavia, che con quest'opera di Alfio Moratti si colma una lacuna culturale notevole nel senso che, per la prima volta, viene presentata, con una ricerca precisa e documen-tata, tutta la serie dei fogli di soldatini di carta creati dalla fantasia e dalla operosità di una sessantina di editori italiani.
Questa produzione rientra, a buon diritto, tra le stampe popolari (come i calendari, le marche, i santini, i manifesti, gli ex ìibris, ecc.), ma, di più, esprime, pur nella semplicità, non solo un richiamo significativo e formativo assieme del nostro patrimonio di tradizioni storiche, militari e patriottiche, ma tenta anche di proporsi come invito a leggere questa finestra di costume che mira a sollecitare la nostra riflessione personale.
Oa tutto ciò si trae la considerazione generale della valenza educativa di questo lavoro che non deriva, certamente, dal momento suggestivo delle splendide e rare illustrazioni che sono sotto i nostri occhi, quanto, principalmente dal fatto che, ad esempio, i nostri ragazzi della scuola dell'obbligo, ma non solamente loro, avranno la possibilità di poter fruire di un materiale veramente gratificante per la loro formazione non solo culturale, ma anche morale, in quanto tende alla scoperta di valori nei quali è bello credere.