Rassegna storica del Risorgimento

BERTINORO ; AURELIO SAFFI ; ONORANZE
anno <2002>   pagina <105>
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Ldbri e periodici 105
di riflessione personale per l'approfondimento critico del periodo storico che pre­senta. A titolo esemplificativo si propongono alcune interessanti tracce di lavoro:
L'Italia in Africa e le sue guerre coloniali da Adua alla guerra italo turca, dalla campagna etiopica per l'Impero all'ultima campagna africana;
La storia dei Garibaldini da Montevideo alla partecipazione alla guerra gre­co turca e, con i corpi franchi francesi alla guerra franco tedesca del 1870;
Le guerre risorgimentali, la Repubblica Romana, la difesa di Venezia, il 1859 e la Crimea;
La guerra franco-boera;
la rivolta dei boxer, ecc.
Un'ultima annotazione. Anche solo scorrendo la bibliografia si può osservare come l'Autore sia diventato, in questo settore specifico, la voce più autorevole a li­vello nazionale, ma la cosa più gratificante è che il suo interesse in questa direzione è ancora ben vivo sia con la partecipazione mediante saggi critici, a riviste italiane ed europee sia, soprattutto, con la ricerca di nuovi documenti volti alla valorizzazione di questo patrimonio culturale, che si spera, presto, potrà concretizzarsi in una nuo­va pubblicazione.
MARIO MAZZAPERLINI
GLUME ALONGE, Cinema e guerra. Il film, la Grande Guerra e l'immaginario bellico del Novecento-, Torino, Utet, 2001, in 8, pp. 250. L. 34.000.
L'analisi storica e critica della prima guerra mondiale si è spesso avvalsa dell'utilizzo di materiali filmici, siano essi documenti ossia cronache belliche riprese dai reparti dei fotocinemaoperatori di guerra , che fiction ossia film co­struiti in studio . In tutti e due i casi è comunque possibile considerare il prodotto finale come una ben precisa testimonianza storica. È su questo terreno che si avven­tura Giaime Alonge, che dichiara di voler analizzare i film sulla Grande Guerra in quanto "discorsi storici", in quanto testi che da un lato testimoniano e dall'altro producono insieme ad altre forme di comunicazione i grandi mutamenti della mentalità collettiva, del modo in cui la società concepisce se stessa ed il proprio pas­sato (p. 24).
L'autore, quindi, passa in rassegna una vasta filmografia, leggendo criticamente film più o meno famosi, da Orizzonti di Gloria di Kubrick alla Grande Parata di Vi-dor, da Westfront di Pabst a II mondo va avanti di Ford, nel tentativo di tracciare un percorso di acquisizione critica dell'immagine della Grande Guerra.
Ogni film-documento è analizzato utilizzando la lettura dei suoi segni interni, ossia attraverso la descrizione del suo sviluppo narrativo e quindi attraverso la sto­ria che racconta , o tramite una scomposizione della sintassi narrativa (movimenti di macchina da presa, tagli, montaggio) ossia attraverso il modo in cui è raccontata la storia. Un percorso di lettura critica diverso e in parte nuovo che acquisisce un