Rassegna storica del Risorgimento

BERTINORO ; AURELIO SAFFI ; ONORANZE
anno <2002>   pagina <106>
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1Q6 Libri e periodici
genere, quello del film di guerra, alla stessa stregua di un documento storico complesso, necessitante di .'chiavi di lettura diverse. D'altra parte già Jay Winter nel suo // lutto e la memoria, ha grande guerra nella storia culturale europea (Bologna, Il Mulino, 1995) aveva preso le mosse dal fùmj'accuse di Abel Gance, come una del­le tàjSÌorii più potenti e angoscianti che della Grande Guerra siano mai state date (P- 27). . , , ... . JI
À questo punto sarebbe utile estendere questo metodo di studio critico a tutta quella produzione filmica della e sulla Grande Guerra, prodotta e realizzata in Italia tra il 1915 e il 1950: un perìodo storico in cui molto materiale originale girato dai corpi delTEsercito sul fronte venne utilizzato in film diversi, come Gloria di Roberto Omega o Eroi del nostro mare, che montarono segmenti spesso identici di documen­tari tratti dai cinegiornali di guerra con scopi e risultati diversi. Si tratterebbe quindi di effettuare una lettura filologica e storica che dovrebbe analizzare la libertà con la quale il vero (ossia il film-documento) e il falso (ossia la fiction) si mescolano e si confondono. Un discorso che dovrebbe coinvolgere anche le altre forme di do­cumentazione iconografica della storia (disegni, dipinti, incisioni, fotografie, ecc.) che troppo spesso sono state jtf/to-utilizzate come semplici corredi visivi del racconto storico e non come altri documenti storici.
MARCO PIZZO
STEFANIA MAGLIANI, Accentramento e decentramento nei regolamenti di polizìa urbana. Perugia 1859-1869 (Università degli Studi di Perugia. Facoltà di Scienze della Formazione. Dipartimento di studi storico-artistici. Sezione studi storici, 18); Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2001, in 8, pp. 320. L. 44.000.
La forma e l'organizzazione interna degli Stati è [...] per larga parte il pro­dotto della sedimentazione storica e delle lotte politiche interne ed esterne. Ma sa­rebbe riduttivo prendere in considerazione solo l'elemento specificatamente politico nelle relazioni tra governo centrale e autorità infranazionale. Infatti, quale che sia il grado di accentramento e di uniformità di uno Stato, il governo centrale deve ap­poggiarsi su strutture locali per l'esercizio della propria autorità e per l'erogazione dei servizi, [...] L'importanza assunta tanto nel settore degli investimenti quanto in quello dell'erogazione dei servizi rende irrealistica la concezione tradizionale del sistema locale come semplice espressione di una specifica comunità: il campanili­smo o il senso della comunità non sono scomparsi, ma costituiscono ormai solo uno degli elementi della legittimità del sistema.
Questa lunga citazione di Yves Mény,J serve a mio avviso come effi­cace introduzione all'analisi del volume di Stefania Magliani, solo apparentemente circoscritto ad una realtà locale, solo apparentemente dedicato ad un tema specifico.
0 Voce Accentramento-decentramento, in Enciclopedia delle Sciente Sociali Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1991, .voi. 1* p. 21.