Rassegna storica del Risorgimento
MORICHINI CARLO LUIGI ; STATO PONTIFICIO
anno
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1922
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pagina
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105
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*(g) Avrebbe dovtfto suìjoedere mons. Bedini, non più omo commissario Straordinario delle Quattro Legazioni, ma semplicemente come legato di Bologna, secondo Fuso antico. Ma i tempi non parvero abbastanza quieti e invece d'un c*onale legato fii mandato a Bologna mons. Grassellini con - Stesso totb. del. sue predecessore.
Gaetano BedMi. n. a Senigallia il 15 maggio 1806, lo troviamo il 31 agosto 1831 nditore alla nunziatura di Vienna, donde nel 1846 passò inter-uuuzio al Brasile. Stara egli appunto a Ilio di Janeiro, quando nell'ottobre 184=7 Francesco.' Anzanì, colonnello della Legione italiana e il suo comandante Lo seconda .Giuseppe (Garibaldi, offrirono le spade loro e della legione a servizio; di Pio EXy riconosciuto vindice della nazionalità italiana.
Reduce dal Brasile il 5 marzo 1848 giunge in Boma e il 10 marzo entra, come sostituito del presidente del Consiglio, nei ministero -liberale Antonelli-Reochi.
Fuggito Pio IX a Gaeta, il Bedini lo seguì nell'esilio e, nominato sin dal febbraio 1849 Commissario straordinari delle Legazioni, si stabili; in Mo-dena a preparare la spedizione austriaca die eominoiò nel maggio per il ricupero al papa, delle Komagne.
U duo governo delie Legazioni in Bologna fu molto discusso e non fu rimpianto, quando nell' aprile 1852 egli lo lasciò, nominato nunzio al Brasile.
Incaricato nel 1858 dal papa di una missione straordinaria agli Stati Uniti di America, fu oggetto a Cincinnati e Nuova York di clamorose, violente dimostrazioni, suscitategli contro dagli emigrati italiani che vedevano in lui l'antico commissario delle Legazioni. Tornò in Roma il 27 febbraio 1854 per diediearsi esci usi vaia eute al ministero ecclesiàstico. 11 18 marzo 1861 nominato vescovo di 'Poseauelia e ViteJo.; ereato il 27 settembre s. a. cardinale, morì in Viterbo il 6 novembre 1864.
(2) Veramente non più probàbile, ma del tutto improbabile era che un arcivescovo titojarej già nunzio in Baviera, delegato apostolico pressò T imperatore dÀawfera e in posto cardinalizio come tesoriere, fosse inviato coadiutore, sia pure con futura successione. Sarebbe sfiata una vera degradazione, non ostante la nobiltà della sede di Bologna e il desiderio di aver persona fedele presso l'ottimo, ma assai strano card. Carlo Opizzoni ohe, grazio alla, sua tarda età (era nato in Milano il 15 aprile 1760) e i suoi quasi 50 anni di cardinalato (era stato pubblicato il 26 marzo 1804), governava a suo senno J'archidiooesl, tenendo in non cale i decreti delle Congregazioni e prendendosi Jane la libertà di non rispondere alle lettere personali di Pio IX,