Rassegna storica del Risorgimento

MORICHINI CARLO LUIGI ; STATO PONTIFICIO
anno <1922>   pagina <109>
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Il cardinal Morichini 109
di patrioti, presieduti da un deputato alla Costituente romana del' 18, if inarehese Antonio poloeci (1), si costituì in Giunta provvisoria di governo.
non età tanto il Randi, quanto il goifèÉhó ponfcbieioi tfel qnale àppaa Ife panie la debolezza congenita, npirinuanìy; AH nemici, iun ai due imperi catto?, liei che contemporaneamente : vanlpflinSì pafci-óui e Mori della sovranità pontificia.
L'incidente dell' fmpeMiBtutè avrebbe arato uno coda molto lunga, se V11 ghigno l'Austria non avesse ordinato il ritiro delle sue milizie dallo stato pontificio. Né segui la Rivoluzione delle Romagne, invano imitata da Perugia e da Ancona le quali in meno di dieci giorni tornarono in mano delle milizie papali per restarvi sino al settembre 1860. Quando Ancona il 29 di quel mese capitolò, il Randi da 20 giorni ne. -era fuori, che il general La Morioiere, non trovandolo abbastanza energico, l'aveva fatto richiamare a Roma.
L'esito infelice della campagna delle Marche riacerediitò presso U go­verno pontificio quanti si facevan passare per vittime della furia francese del La Morioiòre: non eia terminato il 1860 ed ecco il Randi a Civitavecchia, cioè al pósto di maggior fiducia per un delegato apostolico nei limiti ri-atrettissiiui, ne' quali dopo la perdila delle Marche e dell'Umbria era ridotto il Dominio temporale. Se la cavò abbastanza heiiei: '
Etìi spedizione dì Garibaldi nell'Agro ramoso*-nel 186.7 trovò il Randi governatore di Roma e direttore generale di polizia* Le vicende dì quell'im­presa són notissime, -sebbene abbondino ancora i lati oscuri: non ultimo dei quali e il mistero dei valore delle relazioni continue amichevoli, in quel pe­rìodo, tra il preluto capo della polizia romana e ilfurioso deputato di estrema sinistra nel Parlamento a Firenze, Pax canonico, ssardo CJiorgio Asprmrì.
Né 6 ancora chiaro come e perchè il Randi sii! principio di agosto -del 1870 s'indusse a recarsi a Firenze a conferire col Visconti Venosta.
Certo: il XX ttómnre non lo" trovo jniprepail;- prestò noTsuo ufficio a Montecitori", sroehfi T bcuujieri ftàliani non furono sulla piazza.
Alloro si rivirò in Vaticano, dfaftctafc tiiiitb usseri noi moì prodiletti studi dì itmnif wJtot non me .più. finche Pio IX non va lo òMligò, dopo averlo palificato casdinale diacono di J Maria in ptóM il 1" settembre 1875. M. in Roma U 20 dicembre 1887.
(1) Sf. Ig-Jesi il 25 settembre 1820; ;e? M 'M M apjrlo Wii nella famosa seduta deUa Costituente Romana del >s-i), Mbjiuraio 1849, votò per la deoo-denza della soivranìita' pontificia: a conti-o .la: jn-oqlu IMI zinne della repubblicft che poi difese col fucile sugli spaiti del Qiàflioolo contro i Francési. Goduta Roma, visse esule .prima-a; :S, Marino, poi 3 Firenze sino al 1854, quando il cugino principe d. Sigismondo Bandinì gli ebbe Ottenuto; MPr,m P>*W 'Vétò. auliva, con divieto però di moire tòulk- pwte.