Rassegna storica del Risorgimento

MORICHINI CARLO LUIGI ; STATO PONTIFICIO
anno <1922>   pagina <127>
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Il carctówd Morichmi 127
scandalizzano eolla condotta, e colta riproduzione di falso dot­trine. Verrà tempo di parlar di loro. La benedico con tutta la Diocesi e rinnoviamo la nostra confidenza in Dio.
> P. VP. IX
Bileolù Fitto Nostro
[QcKrolo Aloisio S. E. E. Presbitero
Oardi/toali Monchini
Episcopo Aesino
Aesfum
quale gli mostrò In più ampia protezione, anche quando cominciò a trovarsi in dissidio co* snoi confratelli. Egli aspirava alla cattedra di teologia dogma­tica nell'universita di Vienna, e quando il generale gli preferì il Padre Schrader, egli si risolse -ad abbandonare la Compagnia, il che lleee il 29 gen­naio 1859: ritirandosi presso Miss Foljamtoi da lui convertita al caJìfcoTieismo è cattolica ferventissima. Pio IX allora creò per lui la cattedra di Illeso l'in sublime alla !*apienzu. che tenne fino ai primi mesi del 18(11. In questo frat­tempo le sorti polìtiche volgendo dannosissime al Principato civile del Papa, cui era restato solo il Lazio, egli allora -'sii ;o<M;viiuse.;ohe la ausa del Princi­pato civile era battuta per seùipre. ij KÉe> pefcò ;'uMÌ:* lintesesse sinMemo della. Chiesa ,f, del1 Papato convenisse adoperarsi per mia eowjiJiazioiYe. tra" iaj S. Sede i: il nascente regno; -d? ltaliim Allora si mise in relazione col dottor Diomede PantaleoitiV (Jhe! era in Roma un vero agente del (Annui-, e .-ini quanti uomini -cranio in Roma devoti alla causa nazionale. Egli contando nell'antico ascendente su Pio EX. qua! teologo dell' Immacolata, e nell'ami­cizia di cardinali, in voce di liberali, quali il D'Andrea, il De Silvestri, il Grassellini e 11 Santucci, spero di piegare il Papa a questa politica di conciliazioni, e iu tale illusione fu nel gennaio lStJl a 'l'orino per trat­tarne direttamente col Cavour. Quando gli tornò sulle ri-ve del Tevere, do­vette avYedei che la smi-,, e, sfiata una, grand.*-, illusione, avendo il Papa fatto tali pub Idi che dichiarazioni chi 'Seludoi'tì tigni possìbiM ditpsa.
Credette tìgli allora idi suscitare; un movimijto faMrevole alla fina tesi nell'episcopalo mondiale, con alunni opuscoli (in favóre della conciliazióne). Questi furono subito messi alPindloe, e poiché egli era divenuto il centro li fctijifco mi movimento che pareva dovesse affrettate il giorno iu cui Roma dive­nisse la capitale effettiva del regno d'Italia, stapeiveiarrostato, qnando travestito da buttero,"passo la frontiera* * jda, Ku<-gto 'FeKUgiu, si rifugiò in Torino. Ivi oo-niiitotò wn nuovi Opuscoli a farai iniziatore di a Indirizzo del clero italiano, da inviare a Pio i periscecitarlofa ooneMmzione. Nonostante le proibizioni def WWÙV questo raccolsi le tteaio di circa 10.000 ecclesiaslàcfe snoeialmente meridionali. Il numero noiooUssimo, per quanto fosse di aa