Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <691>
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Ibaaidiera trcisllore ricamandovi le parole Bgnaglìatfaa, libertà, Umanità (}).
AQome madre la venerava Manzini : essa, gli appariva Donna jvlMa-,- sublime per radiazione di intelligenza I isènir-iinento; m-ìMMM m terra virtù e pietà divina (2}
(Quando il figlio Jacopo le si spegneva neOa torre. Ducale, Mazzini, straziato- dal dolor per tata perdita, e dal rimorso per il sacrifizio di tal figlio causato, a, itài inaidre. (ì 3<e Mm ile stesso un altro figlio mr0MtésmW come una madre, come un'amica, come una santa. V'amo nel passato come l'ente ch'educò, senza pure avvedersene l'anima naia ancora incerta al culto del bello, del buono, della virtù, del dolorj.dl sàciaa.cio. V'amo jH presente come la madre dun martire e del primo tra ì mei amici, come la creatura la piti in­felice e la più; meritevole di felicità ch'io mi conosca nel mondo, come l'amica più costante ch'io m'abbia avuto e ch'io possa avermi. V'amo nel futuro, ed oltre la stessa vita come un an­gelo che pregherà Dio per me, che si interporrà sempre tra me le la disperazione, ch'io vedrò e amerò altrove)* (4).
E altrove ,;.... erMo ni voi come in oracolo, come nell'a­nima la pih religiosa, la più virtuosa, la più pura e perfezionata dal dolore (5).
Donna Eleonora ricambiava di espressioni materne gli amici degli sventurati suoi figli. Lettere piene di riconoscenza e be­nedizione appassionata scrisse, spesso firmandosi Laureley, a Federico Rosazza, più fratello che amico di Agostino; di una delle quali mi piace ricordare alcune righe, che dimostrano quanta gentilezza affettuosa fosse iafalcila donna ammirabile. 30 Siete caro qua! figlio dilettissimo. Possa la prosperiti eompaguare ridente Éosfcrp lungo cammino cosparso di fiori; uè possa mai là lacrima del dolore annebbiarvi l'occhio cilestre,
(1) MABSJIHI, fi>ftw'io, edggJjjgggi, YOI. IT, pag. '73;
(2) FJMOBLLA-,- Op. <afe, pag. 8*S,
(3) La madre dei cugini, io iion.n*flfcc*J wpiire amarla. pei? Aè top. con­tribuito io stesso ala sua maggioro miei* * - od ho contribuii uelln degli altri puro . Lettera alla madidi ittevra, 26 piombre 1883. Epminrto,
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