Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <694>
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Maria Rosa Èorntttè
Dall'esilio Agostino gli mandava romanze e qualche saetta eli melodramma da musicare.
Anch'egli fu seguace de3feHuse è compose specialmente versi latini. Di lui si conserva la teàufàm fonimi W carme in versi sciolti composto dal fratello Agostino, nel 1831, per le nozze Rosazza-Gromo.
Scrisse sonetiM per fe nozze dèla sorella Augela con Ste­fano Durante; e sonetti in morte di Laura Spinola.
In omaggio a sua madre compose dei Oenni M dL- cordanza dopo la tragica scomparsa del fratello Jacopo (1).
Morì nel maggio 1839.
D Mazzini scriveva di lui a Donna Eleonora? :Forse ed oso dirvelo perchè l'ho pensato subito a rivederlo, voi santa ed impeccabile, presto in un'altra sfera era necessario ch'egli vi premorisse; necessario che una breve esistenza intermedia e di transizione lo purificasse dei difetti e delle abitudini che potevano rendergli più funesta la fine' (2).
H secondogenito Vincenzo, nato nel 1803, dottore in me­dicina, perì miseramente prima del 1827, gettandosi da una fi­nestra (3).
Carlo, nato nel 1804, nel 1827 era sostituto procuratore (4), ma doveva seguire in breve volger d'anni il fratello, poiché nel 1832 non era più (5). Di lui si conservano alcuni saggi poetici.
Jacopo, il titano della famiglia, ci presenta armonicamente fuse le migliori cfualità del padre e della madre. Alla maschia, granitica saldezza dell'uno congiungeva il fervido sentimento dell'altra: e queste sue doti esplicò nell'azione illuminata dai più alti raggi dell'ideale.
Era nato a Genova il giorno, il mese e l'anno in cui vi nacque Giuseppe Mazzini, il 22 giugno del 1805.
Il suo aspetto fisico ci è descritto dal fratello Giovanni
(1) 1 manoscritti, inediti, si conservano nel Museo del Risorg. di Genova, Arci. Raffini, insieme con quelli dei toitolli 0vrlo Jacopo.
(2) Vedi CiOiwJJÓ'fip. cit, pag. 433.
(3) Vedi FALDELLA, Op. city pag. 86.
(4) Cfir. Colombo, giornale politico Genovese, 19-20 maggio 1890,
(5) Cfr. Lett. di Ag. a Federico Rosaaaa, 17 ottobre 1832 ...l( sxUito dormono nel sepolcro..... .