Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <706>
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Maria Rosa Borriate
della Piata scende nell'umile abituro a viver vita privata, - Bo-livar costretto un tempo ad abbandonar la Colombia, Napo­leone che abdica a Fontainebleau, o meglio quando è condotto captivo a S. Elena .
Dal tramonto degli astri in cielo e dei grandi in terra, il pensiero di Agostino passava a considerare la volubilità e T in­giustizia degli uomini e delle cose";- e una tristézza immensa lo pervadeva mentre chiedeva a se stesso perchè mai, con quale scopo stesse a vegetare tristamente su questa terra seminata'di triboli e inaffiata di lacrime. Se non che, gli si affacciavano al­l'animo le immagini dei suoi cari, è vedeva la madre, la Niobe del dolore, i fratelli, che armonizzavano con lui di idee, di af­fetti e di speranze; vedeva gli amici che spargevano qualche fiore dì gioia sulla via di afflizione che gli era data a percorrere; vedeva lÌerico, il suo jH'imo conforto, che egli amava con tutte le potenze dell'anima, con tutto l'amore d'un lTateBo...-,in! se Federico !r*ósse più, caldo di cuore e gli corrispondesse ieo'in quel­l'ardore con 'cm egli Famwal Sarebbe bastato a rendergli quasi gradita queir esistenza che altrimenti avrebbe deposto, come un peso gravoso
E sa il 'ClÉe, se le digressioni di amiejzia di Federico gli si addeùtrassejo nel cuore profondo. Ma gliele aveva forse lui dettef. -ffiete aeva scritte, ma dette a voce giammai. Ohi se avesse saputo l'amico quanta differenza- passa tra parola artico­lata e parola .Slitta! X/a paiola Scritta.! la rosa senza profumo, è l'arpa muta di corde, il fango senza la psiche. Se parli, le parole prorompono veemeàf infuocate; l'atteggiamento della rpèrsona, la scintilla degli"-;0,fena, la febbre dei gesti ti persuade daddovero; l'entusiasmo dai tuoi labbri passa negammo mio, ed allora il problema dell'anima àsMBo... . Ma la parola sMtta per sua natura è fredda; éoine cadafpej i Genio ha spiato se­greti della natura, ha rotto il velo che ottenebrava di ignoranza le nazioni; ha desta in cuore agli schiavi MJàgjjMa ;d.e.l'M Mbert,.. ma il Genio con tuttal'fe sua onnipotènza non seppe dar fÉSa alla
parola scritta.
Non doveva tuttavia Federico argomentare che il suo Ago­stano non curasse le espressioni (ggg pgp leMefeii'MM Per Dio! - esse gli erano soavi, preziose, gli faeevan sussultare È. cuore d'esuÌtaiMa J gli sarebbero parse più vere, più ardenti, se gliele tiessi :ette con la sua voce buona di amico.