Rassegna storica del Risorgimento
RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno
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1922
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pagina
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707
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AgosfelnQHera pop antica incontentabile; talora si atteggiava a pessimista, ed accresceva in tal modo Ja sua infelicità reale ed immaginaria.
Dalla contempi azione delle meraviglie del creato non traeva argomento di conforto all'animo suo esulcerato, anzi affettava di restare impassibile davanti ai più. grandiosi e commoventi spetr tacoli della natura, perchè considerava i travagli dell'animo suo superiora :alla bellezza e grandezza terreni;
Odi il profugo! Impreca alla notte, eie gli contende la vita della voragine, da cut sterga spaventoso l'urlo del torrente:
Odi il mendico! bestemmia il giorno che gli rivela la sua nudità.
Stolti! Se è scritto nei destini che il profugo debba inabissare nella voragine, inabisserà; quando anche tutti gli angeli del paradiso calassero a rischiarargli il cammino con le fiaccole, che ardono innanzi all'Eterno.
Se è scritto che il mendico mostri la sua nudità, tutte le tenebre del caos non varranno a coprirlo.
Eppure morire cozzando col fato è morte degna dell'apoteosi. Il più meraviglioso spettacolo della natura è la lotta del Genio contro il 3Tato. Prometeo, che ruba al Sole la scintilla dell'intelletto; Oapaneo, che, torreggiante da un muro rovinoso di Tebe, sfida il secondo fulmine di Giove; Cesare, che tranquillo grida al pallido nocchiero: Csesarem vehis , sono le concezioni più sublimi che l'antichità abbia legato alle future generazioni (1).
Ma passando dalla contemplazione di azioni eroiche, che sono in gran parte frutto di fantasia esaltata, alla osservazione della fredda réalftàu Agostino scorgeva tutta la debolezza, tutta l'impotenza umana, nella lotta contro la Diva severa , che ai tanti lutti già apportati alla sua famiglia stava per aggiungerne uno nuovo, troncando la breve esistenza di Fortunio!
Eppure anche la morte appariva bella e sublime purché affrontata per uno scopo nobile e degno.
In quegli spili ti, cui èra famigliare l'idea del dolore e della rinuncia, germogliava e fioriva il concetto che, quando fosse utile, nessuno dovesse esitare a dare la vita per la patria. Persuasi che
(1) Gk FoBtÀj Incunaboli <Mfa G-ioume Eàt-kb lettere 1 Agostino Ruf-0ni a Eedotico Rosftza W Ite* Éli ì'S voli 1895, pag. 9G6. Genova, agosto 26, 1830.