Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <720>
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Q Maria Rosa Bottiale
- L
non fosse innocente, eccetto che non vi fosse qualche cosa di reo nelle espressioni d'amore d'un figlio mesto ad una madre mestissima. Volevano dunque toglierli quest'ultimo conforto!
Ma forse non era che un indugio inquisitoriale, e una volta lette, rilette, commentate, passate da una mano all'altra, quelle infelici messaggere del loro cuore sarebbero giunte al destino loro (1).
E quando era privo di notizie della madre esclamava: Onta, e anatema sul capo a coloro, che tolgono all'esiliato il primo e l'unico conforto: la parola della madre! (2).
Essa lo aveva pregato, per mezzo di Giovanni, di farle avere una ciocca dei suoi capelli- Agostino gliela mandò Bossa il Signore darti tante contentezze quanti sono i capelli contenuti in essa, la dimenticanza del passato, la costanza del presente, la fede nell'avvenire! , e le parlava della sua vita, della buona compagnia del Fabrizj, che gli andava facendo ritratti in tutte le pose; e di annette, Madama Durand, la petite Susanne, e Jenny (3), che tutte domandavano continuamente dì lei (4).
Donna Eleonora era fiera di quel figlio e glielo diceva. Egli si schermiva: Tu mi parli in modo, che mi fai arrossire ; quel che le scriveva, ogni altro figlio, che amasse al pari di lui una madre angelica pari sua, l'avrebbe trovato nel suo cuore. Era tanto buona lei! anzi troppo buona, e credeva che lo fossero anche gli altri. Agostino invece era vejéohio ormai di dolore e di esperienza, quantunque giovane di anni, aveva imparato a diffi­dare degli uomini; si èra fatto un sistema tutto Suo misto di stoi­cismo e di concentramento di sensibilità, che armonizzava a suo modo con certe sue idee sulla giustizia e sul destino dell'umanità. La prima parte era tutta individuale, sociale la seconda: machia­vellico e pseudo-misantropo, oltre una tinta materialistica nella prima parte, era apostolo altamente progressivo* altamente spi­rituale della seconda. Ti parrà, e forse è questo, tal guazza­buglio, che non ha rivale: pure non ho trovato altro modo di conciliare le esperienze parziali, passate e presenti, con le spe­ranze future, il disprezzo per l'uomo individuo con la fede nel-
(1) Ginevra, L tàtaembre 1833. Ma. 10, OAGKACCI, 04>-< Pàgg- fjààì
(2) arinovi, 19 dicembre 1833, Me. 4.
(3) Le padrone dell'Hotel de Navigation.
(4) Ginevra* 14 dicembre 1833, Mg. 3.