Rassegna storica del Risorgimento
RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
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1922
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Maria Rosa Bornate
riformata di Parigi faceva ogni sforzo per impedire il movimento della Giovane Italia e molte vendite minori ne seguivano l'esempio, il che distolse dal prender parte alla spedizione molti patrioti, specialmente svizzeri. Anche i polacchi rimasero incerti: però conosciuto come stavano veramente le cose, risolsero di seguire i disegni degli italiani. In questo tempo il polacco Kreinpoviski, avvertiva lo Stolzmann, capo del consiglio polacco di Bienne, che Eamorino tradiva, che era un agente segreto della polizia; che aveva abbandonato Lione per informare delle cose della Giovine Italia , a Parigi, tutte le polizie d'Europa interessate a impedire quel movimento. Lo Stolzmann comunicò la lettera al Mazzini, che cogli altri italiani prese le difese del Eamorino. Questi però, anziché accettare l'invito di venire entro il mese di novembre, mandava un suo aiutante di campo, certo Eochetain, (ritenuto una spia presso il governo francese), a chiedere che si differisse la spedizione sino ai 25 di dicembre.
Molti cominciarono ad impazientirsi e a consigliare alla Centrale che si lasciasse da parte Eamorino, e si desse Scornando al Bianco. Si opposero i fratelli Giani, Giacomo e Filippo, che avevano dato grandi somme, e volevano ad ogni costo il Eamorino, perchè godeva grande fama in seguito specialmente ai fatti di Portogallo.
Il Eamorino, giunto in Isvizzera il 31 gennaio (1), prese in esame un piano di operazioni presentatogli dal Bianco e dal generale Soltik, lo approvò assicurando tanto il Bianco, quanto il generale Dufoir, che gli suggeriva lo stesso piano, che lo avrebbe eseguito.
H mattino del 1 febbraio il Bianco ricevette l'ordine di recarsi a Carouge, piccolo villaggio a due chilometri da Ginevra, e di attendere colà le disposizioni del generale. Ma gli ordini non venivano: alle quattro della sera egli non sapeva, dove e come si dovesse operare la riunione dei patriotti, che arrivavano in folla, e la distribuzione delle armi. Alle cinque seppe che il generale in capo e lo Stato Maggiore Generale si erano stabiliti OM Plan-les-Ouates chez Madame Gay. Allo stato maggiore era addetto, con l'Angelini, anche Agostino Buffini.
(1) Lo stesso giorno, SI gennaio 1834, la Congrèga Centrale emanava nn proclama per incitare i soldati a fare il loro dovere ed un altro per esortare i Savoiardi a cooperare allo loro liberazione. G. MAZZINI, Scritti, Ed, Naz. Politica, voi. ti, pag. 345-349. 1