Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <735>
immagine non disponibile

Lagiovinma e l'esilio di Agostino Buffimi 785
Bome, s'arréte devanti les nionuniens les plus célòbres, passe à Florence, interroge les tonibeaux de Santa Croce, parie des Mó-dicis, monte 52seali du Palaia Pitti. Pois encore à Milan, pnis à Naples, puis a Palerme. La les ombres de Precida, de Alaimo, de Charles d'Anjou, le petit Corradin, tonte la magnifique scène des Vèpres Siciliennes, défilèrent, se deroula devant elle .
Quel giorno gli si rivelò una Corinna. Ma quando la vide sofferente, debole, gli apparve Ermengarda. L'aveva veduta dan­zare, correre pei prati, cogliere fiori, e la Margherita del Faust si era esentata alla sua niente.
Eppure questi giovinetta sensibile fu di marmo per il gio­vane esule, questa giovanotta tenera, compassionevole alla sven­tura, fu crudele con lo sventurato giovane, questa giovinetta così intelligente, questa Corinna non seppe intrawedere attra­verso la rozza scorza la nobiltà dell'animo, la potenza di sensi­bilità di luì, questa Ermengarda non ebbe per lui neppure un sospiro, neppure un fiore questa Margherita*
Eppure c'era stato un tempo in cui l'aveva amato. Egli l'a-j V'OVia letto nel suo sguardo, l'aveva sentito nella melodia con cui pronunciava il .suo nome. Ella parlava di lui a tutti, e tutti crede­vano che essa l'avesse amato e che essa continuasse ad amarlo.
Ma Elisa aveva amato- un altro in Agostino; la donna-tipo, cercava l'uomo-tipo. Aveva creduto di trovarlo in lui e lo aveva amato, cioè aveva> Rimato l'ideale, che credeva di avere trovato. Quando la benda le cadde dagli occhi, il giovine italiano non fu più per lei che uno straniero senza alcun interesse, non lo amò più, tee Io dispreizò. Un riti-atto di Agostino fatto da. Hans Harring, qualche parola di suo cognato che pretendeva di conoscere molto bene il più giovane dei Buffini, altre circo­stanze, le avevano fatto credere che Agostino fosse Giuseppe Mazzini. Allora la giovinetta si era accesa di amore per colui che ella credeva, il martire dell'umanità; si era innamorata di Agostino. Questi intrawide un giorno la fatale illusione e com­prese che quando Elisa avesse conosciuto la verità, avrebbe su­bito cessato d'amarlo, perchè nulla è più funesto all'amore che vedersi ingannato nell'oggetto stesso del proprio amore. Preve­deva che le avrebbe cagionato vivo dolore, togliendole un'illu­sione 60SÌ dolce, così cara, così omogenea al suo carattere! una illusione che ormai era radicata in lei come una verità mate­matica.