Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <740>
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Maria Rosa Borriate
tioa, che si chiama necessità, è venuta a rendervi visita, e vo­lere o non volere voi avete dovuto sbarrarle le porte; quando uno, o l'altro dei vostri amici vi ha già detto una, o due volte: a proposito, caro Agostino, saresti in comodo di restituirmi quo' cinquanta franchi, che ti ho prestato 11 mese passato?, quando lanciate un'occhiata al vostro libretto di conti e vi accorgete, che è vicino a scadere il termine del vostro alloggio e vitto, al­lora non c'è più luogo a ritardi. Bisogna sedersi dinanzi alla scrivania, prender la penna, bruttarla d'inchiostro, e cominciare quell'antifona così seccante, così triste, così mortuaria sono a secco, ho bisogno di denaro antifona tre o quattro volte maledetta! Antifona che io scrivo con crepacuore e rossore, an­tifona che vien letta con disgusto e noia. Antifona, che mi ama­reggia i sei giorni prima ch'io mi risolva, ohe mi amareggia l'a­nima quando la scrivo, che mi amareggia l'anima quando l'ho scritta, antifona amarissima per chi ti scrive, e per chi ti legge, quando è che potrò cancellarti da tutti i salmi? Quando è che potrò sostituirti un cantico di gloria, il quale, comincerà: esul­tate, o visceri del mio corpo; guadagno tanto da vivere senza importunare nessuno? . I parenti mandavano a Giovanni e ad Agostino mille franchi per trimestre, cinquecento a ciascheduno. Ma quando arrivava il fondo era già mezzo ipotecato, cosicché non si trovavano mai in bilancio. Triste condizione, è vero, ma coloro che vedono la vita che meniamo sanno se è nostra colpa, e se noi spendiamo più del dovere. Per es., venendo a Parigi, Giovanni ha voluto amorevolmente darmi qualche cosa del suo. Il viaggio è lungo e costoso. Alla sera gli altri anda­vano a cena; ma un souper in Francia costa quanto un diner, ed io, quantunque avessi fame, qualche volta invece di scendere al­l'Hotel, andavo en amateur a fare un petit tour dans la ville . All'Università non potè essere ammesso: Bisogna rendersi amico un Segretario il quale non sia poi tanto scrupoloso nel confrontare i nomi del passaporto con quelli del diploma . (Era il diploma di maestro in belle Lettere che avevano dovuto en­trambi farsi mandare da Genova) (l). Ma qui a Parigi, già si sa non si farà niente senza denaro, quindi nello stringere la mano al Segretario lascio sentire una moneta; egli si accorge che la è d'oro, e subito; M.r comptez sur moi, vous serez enregistró, je
(1) Cfr. letti. 11 oetobre, Paris, Ms. 70