Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <758>
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Maria Mom Èornate
Genova, ina era la sola vittoria; perchè, nelle altee città, se in generale l'idea del periodico era piaciuta, non piaceva il pro­gramma, giudicato troppo modesto: di questo Agostino incolpava il Ghiglione perchè troppo artista, e gli artisti, osservava, pos­sono fare dei bei drammi, ma non si impiccino di filosofia >. Bi­sognava esporre un complesso di dottrine letterarie, e non si era fatto (1).
Nel maggio 1836 Agostino fu invitato a Parigi per la dire­zione del giornale: gli si faceva l'offerta di provvedere alle spesi;! del viaggio e dell'alloggio in una bella casa. Ma egli rifiutò per varie ragioni. Anzitutto gli rincresceva troppo separarsi da Fran­cois (Giovanni) e da Emilie (Mazzini) iu quel momento: poi si era talmente abituato alla sua solitudine che l'idea di tornare a vivere nella capitale francese, di cui conservava sì poco gradito ricordo (2), e dove avrebbe volente o nolente riveduto i cosìdetti amici,gli era quasi insopportabile. Non aveva, infine, molta fiducia nella vita del giornale, e non si sentiva il coraggio di ricomin­ciare una nuova odissea. Se tuttavia, contro ogni probabilità, il giornale avesse trovato buona accoglienza* è ÈJMé1 iteto al terzo quaderno senza incontrare peripezie, se il posto di diret­tore fosse stato lucroso, attirato dalla speranza del guadagno, avrebbe finito con l'accettare (3).
Forse, una causa più forte che non quella esposta alla madre, gli rendeva gradita la solitudine di Grange: la vicinanza e l'a­more di una giovine donna. Era un amore infelice, e fcttavia l'aveva richiamato alla vita. Parigi aveva inaridito i sentimenti più delicati del giovane esule: egli credeva di non avere ormai nel cuore altro che ceneri. No. Anna aveva saputo suscitarvi una potente scintilla. Ed Elisa? Ma se Elisa era stata ingrata ed ine­splicabile per lui, doveva egli rinunciare al più bello dei privilegi umani, ali a prerogativa che ci avvicina a Dio, alla potenza d'amare?
La smania di lasciar Parigi, come se una mano invisibile lo spingesse, non era forse un presentimento del tesoro che avrebbe
fi) Agostino, lettera alla matte, 22-5-!36, Ms. 288. CAGNACCI, parte tràfU,
pag. Ilo- nota.
(2) Ne era partito a tempo perchè la polizìa Francese andò patelle tempo dopo a ricercarlo in Bne Charonne, dove egli abitava pi-esso Celeste Menotti, per trarlo in arresto. Ag. le 6 (settembre 18357) Ms. 187).
(3) Ag., 26.5-'36, Ms. 280.