Rassegna storica del Risorgimento
RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno
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1922
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pagina
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763
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Leu giovinetta e VeMo di Agostino Rufftni 768
mento suo, soffriva della maschera che deceva portare dinanzi al marito sospettoso, dinanzi alla t'olia curiosa: ma quasi ciò non bastasse si torturava con immaginarii dubbi/ Non gli bastava far la corte ali signorine di Berna, parlare di politica con degli sciocchi ciarloni; W v<e= iC'oiteèntoava tutto lo spirito suo a meditare se Anna sentiva o no e concludeva con dirsi che ella aveva preso la pietà per 1*amore, che ella amava il proscritto e non l'uomo, che lo guardava con sdegno e con disprezzo, che': ;a* ironia accoglieva fe fatela affeMfca espressa n:ejite-resse della sua salute. Quella donna in otto giorni aveva pianto dinanzi a lui; gli aveva ingenuamente detto che egli realizzava il suo ideale; ella aveva desiderio di vederlo anche sMtìicnwip-mezzo alla t'olia; studiava l'italiano perchè èira la lingua da M parlata, :ve-va acconsentito per lui a lasciar ciarlare le lingue maligne, gli aveva rivolto gli sguardi più soavi, aveva ascoltato rapita le dolci parole che fluivano dalle sue labbra: ma non s'era, ingannala? aveva Sottoposto a severa analisi i propri sentimenti? No, no, essa lo disdegnava, lo disprezzava. Il dubbio non gli dava pace: e doveva la pietosa Eugenia Du Gffimun fargliene osservai- evidente etmta.,addizione: '-come poteva Anna disdegnare e disprezzare l'uomo che aveva fatto vibrare in lei le corde della vita e dell'amore che l'imeneo- non v potuto risvegliare!
A lui Anna aveva dato il cuore, l'anima e l'intelligenza. Ella non trasp!ava i suoi doveri, "non voleva far nascere discordia e sospetti nella sua easa; .cercava anche di non desiderare un'altra, sorte, di non pensare a ciò che la sua vita avrebbe potuto essere: accettava la sua esistenza incompleta sino allora: ne avrebbe riempiti i vuoti con l'amore per lui, amore al di fuori del mondo, collocato in cielo s'olito la protezione di Dio, amore in cui avrebbe attinto la forza, fm essere sposa paziente e rassegnata, madre devota e nobile.
Eugenia, l'amica intima di Anna, le aveva scritto un biglietto (1) per consigliarla a finirla con una passione che li avrebbe resi infelici entrambi. Ma poi visto come ella ne fosse addolorata, non 'aveva osato insistere, più domandandosi se non sarebbe stato meglio applicare il ferro rovente su quella piaga, e ossidare un amore che non avrebbe vissuto che di pensiero,
11) Sabato 2 agosto 1835.