Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <769>
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La giovinezza e Vesilio di Agostino Buffimi 769
Agostino non si lasciava impressionare dall'entusiastica am­miratone delle sue due amiche: qualche volta, anzi, si ramma­ricava osservando qual distanza enorme interceda tra la teoria e la pratica: Je suis le plus blanc des anges en théorie, et bien noir dans la pratique scriveva alla madre (1). Qualche volta temeva di essere un ipocrita: mentre scriveva lettere così belle, così profamatf di virtù còme quelellpér Anna, se avesse ben esaminato sé esso avrebbe dovuto ripetere: verba! verba! pre-tereaque nihil . Eppure, nel momento in cui scriveva, egli era in buona fede, sentirà le cose che diceva;:poi ricadeva, la natura.
inferma e debole riprendeva la rivincita. Je suis bien loin
d7atei!dire à. ce que mes iGtferès. ;à- ces feninies devraient faire esperei*. 3 le leur dis pourtant: prenez garde: ce que je vous dis, je le sens, mais je n'ai pas toujours la force de l'appliquer; je puis vùs dire de bonnes choses, mais je puis faire de mau-vaisès chiosa Jugezinoi sur ma conduite, ne me jugez pas sur mes idées .
39 questi, aggiungeva, non erano terrori vani cóme quelli di Eugenia.'?; ira, la constatazione di un fatto disgraziatamente troppo generale. Quanti autori, che predicano la virtù e l'abnegazione nei loro scritti, non sono che dei fiacchi egoisti nella loro vita! La virtù non sàrébfe dunque che una mercanzia? Ovvero I dato sentirei l'a virtù per astrazione e tradurla in belle frasi anche alle anime più traviate? In qual 'triste stato sarebbe caduta la virtù! Oli avevano scritto da Parigi delle cose che potevano far duMeagg della coscienziosità di Alfred de Vigny. Egli che. l'amava tanto! Lu k"caldo lodatore del poeta, del sol­dato, e della donna! E tutto ciò non sarebbe che arte! Ohe tempi! quale libro potrebbe ancora commuovere, se ad ogni bella pa­gina* sia ;a ogni massima di moralità fosse necessario chiedersi: l'autore ha trovato questo nel suo cuore o nel suo cervello? Ep­pure la virtù non è una cdsa convenzionale. Essa esiste, con­chiudeva il giovane: Le mond fùt-il un enfer, tu me resterai et quelques autres: toes bonnes et pieuses, et devant elles il me faudrait dire:: oui, la vertu Leaqste! (2).
Però, sé il suo linguaggio era un po' quello di uno scettico circa le vàftù dei suoi contemporanei, non ne veniva di conse-
GL) Lett, òt, dèi 3 febbraio 1836, Ms> 23.4 (2); Leti, atta madre, 3 febbraio 1836, Ma. 23Ì,