Rassegna storica del Risorgimento
RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno
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1922
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pagina
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775
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IM giovinezza e Vetàtto di Agostino Buffimi 776
ben detto Anna, ohe sapeva come non si poteva resistere all'attrattiva delle sue parole, alla potenza della sua ispirazione: ma era ben meglio ancora il vederlo coi jjroprii occhi. Avrebbe desiderato poterlo ascoltare più spesso; il sistema religioso di lai avrebbe fatto ben presto crollare l'edificio del silo, gretto meto-disino. Anche su Anna avevano influito le concezioni religiose del Mazzini. Egli le aveva parlato di un avvenire beato dopo questa vita, che avrebbe dovuto consolarla; ma non vi poteva essere per: :~I.èi avvenire beato se non in una riunione perfetta con colui die amavi?' Vi credevamo ùt e due? Oh! se vi credeva, supplicava Agostino che glielo confermasse; ella sarebbe stata tanto buona!
La povera Anna sosteneva dentro di sé una lotta superiore alle suf forze-? da una parte la passione che le aveva invaso tutte le libre la spingeva verso l'oggetto amato, dall'altra il suo dovere di sposa e di madre le vietava qualunque atto o detto che tradisse il sentimento intimo: unico sollievo la fida Eugenia, alla quale poteva liberamente confidare 10 interne ambascio e dalla quale poteva sperare qualche parola di conforto.
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Agostino Bufoni sino al maggio 1836 visse tranquillo nella solitudine di Grange, in compagnia di Giuseppe Mazzini, del quale per altro tanto lui quanto Giovanni evitavano di parlare nelle loro lettere alla madre, perchè l'argomento richiamava troppo lugubri e crudeli ricordi (1): ni Sconoscevano però le ottime qualità e la squisita feruta d'animo.
Je n'ai qu'à me louer des procède d'Emilie; on ne peut ètre plus affectueux, plus .delicati, plus tendre qu'elle pour moi. Si je pouvais dóchirer une fenillé- de Phistoire de sa vie, je n'aurais pas de meilleure amie. Mais fatalement je ne peu pas, paroe qu'il s'agissait d'un ange. Elle ne fait que s'occuper de vous, m'en parie souvent dans ses lettres, s'apereoit que j'ai quelque chose sur tjfé 0M :et dit que je ne la comprends pas. Elle cherche tous les moyens de me faire valoir, il n'y a rien qu'elle ne fasse, et ne dise pour moi. Et ne croyez pas que je
- g) Ag., Lett. alili, madre. Bienne 16 mai 1834, !M 27., OAONÌ,CGI, pico. brano trad. a pagg. 20-21.