Rassegna storica del Risorgimento
RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno
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1922
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pagina
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798
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8 Morìa Rosa Bornaie
sava perchè con lei l'anima sua si riposava nel vero, nella natura, e nel bene, perchè egli era, cifcrè ogni dire, stanco di quel Vero, che si ammantava di parole pompose e che sfuggiva nello stesso tempo alla definizione; era stanco rii un naturale che era tutto fuori della natura, che non aveva per base che il capriccio individuale, perchè la sua grande parola era Pidiosincrasia., era stanco di un naturale sempre eccessivo, che pretendeva che la donna amata non mangiasse, che. per riabilitare la bruttura umana cadeva t fon tratto sopra un quasimodo, era stanco da un bene così generale, .ehe rf individuo v( era assorbito, sì alto che nessuno vi poteva arrivare, sì lontano che gli anni erano secoli, sì imperioso, che non correva se non per una via piena di sangue generoso, di sante lagrime, di tentativi inutili, di abnegazione individuale, ehe spezzavano il cuore in
mille pezzi e poi alla fine di (gratto questo, Mefistofele che
sogghignava e gridava: Ma benissimo, continuate dunque, ciò mi diverte (1).
irli sembrava, a volte, che le idee della sua prima giovinezza non fossero che vanità; gli sembra va iÉM Pamor proprio l'avesse accecato ;argii sacrincre a Selle chimere il solo bene reale che sia dato nel mondo, la famiglia; e>, a volte, gli pesava come rimorso specialmente la vita che era' cosMtÉ? di condurrei sèmpre! a carico dei parenti; se la sventura presente si doveva considerare come espiazione degli errori del passato, oh! come egli li espiava! (2).
Ora non era più nelle nWfc ,:<Éi tao in terra, ora non cprréva M per campi da cmj tósse sbandita l'umanità, in religione era ritornato al vangèlo,, mi filosofìa ai rovèlli dei nostri padij In istoea al concetto di Quintiliano, histoiia seribitur ad narrandum non ad probandum , m letteratura a Dante, Boc-WskiEi'' Machiavelli; P anima sua, libera tóianai da un peso che
M mm 3S8, -IfepndMBg WM BAOB irati, pagg. 159-166.
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